L'Italia vince, Zazzaroni: "I giocatori di movimento devono giocare nelle posizioni naturali"
"Il calcio è semplice. Non ricordo chi l’ha detto, ma qualcuno deve averlo fatto. Per prima cosa in Nazionale, dove il tempo della didattica è ridottissimo, tutti i dieci di movimento dovrebbero (devono) giocare nelle posizioni naturali". È questo l'incipit del pezzo di approfondimento scritto da Ivan Zazzaroni sulle colonne del Corriere dello Sport all'indomani della vittoria dell'Italia su Israele in Nations League, secondo successo di fila degli azzurri dopo quello di Parigi contro la Francia.
Il direttore del quotidiano romano si concentra sull'aspetto tattico: "Gatti, Buongiorno e Bastoni, ad esempio, si muovono meglio nei territori occupati nei rispettivi club (Gatti con Motta è tornato a quattro, al momento senza disorientamenti); Bastoni e Dimarco sono la perfetta coppia di sinistra dell’Inter: automatismi a vista; Gatti è anche abituato a ricevere il sostegno di Cambiaso, che Bellanova può in parte surrogare; Ricci - la novità più interessante - centrale nei tre di centrocampo si ritrova a casa, Frattesi alla sua destra e Tonali a sinistra battono le strade che conoscono; Kean è prima punta in tutto e per tutto e Raspadori trequartista o attaccante di raccordo - tu chiamalo, se vuoi, sottopunta, parola che mi fa ribrezzo - riesce a dare il meglio di sé (questo è il posto di Chiesa)".