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Bologna, Bonifazi si presenta: "Mihajlovic mi ha chiamato, ma ero già convinto. Dietro guido io"

Bologna, Bonifazi si presenta: "Mihajlovic mi ha chiamato, ma ero già convinto. Dietro guido io"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 15 luglio 2021, 20:15Serie A
di Micol Malaguti

Prima giornata di ritiro in quel di Pinzolo per il Bologna di Sinisa Mihajlovic al quale si è aggiunto il neo acquisto Kevin Bonifazi. Proprio quest'ultimo è stato presentato alla stampa nel corso del pomeriggio. Di seguito le sue prime parole da giocatore felsineo.

Le prime sensazioni del ritiro... Che tappa è per la tua carriera e perché ha scelto Bologna?
"Penso che qui ci sia l'ambiente gusto per lavorare in modo sano. Lo staff e i componenti della società sono persone disponibili e pronte ad ascoltare. Per me è una tappa importante. Il Bologna è una grande realtà e quest'anno dovremo mettere qualcosa in più per raccogliere più punti possibili".

La difesa l'anno scorso è stata spesso criticata. Sarà per te un super lavoro...
"Per tutti, non solo per me, ma io mi metterò a disposizione".

Per convincerti a venire a Bologna c'è stato bisogno di una chiamata di Sinisa o ti ha convinto il progetto rossoblù?
"Non c'è stato bisogno della chiamata ma ovviamente mi ha fatto piacere riceverla".

Visto che in una vecchia intervista dichiarasti che per te Semplici era come un padre e Gotti era la sua prosecuzione, chi è per te Mihajlovic?
"Con Mihajlovic è stata un'esperienza diversa. Ero più piccolo e da parte sua ho sempre percepito apertura. Non ho giocato molto per tanti motivi tra cui l'infortunio, e non ci fu modo di iniziare un percorso. Penso che il mister sia una persona preparata con le idee chiare e con questi presupposti è più facile creare un rapporto".

Ti aspettavi un destino diverso vista la tua buona stagione a Udine?
"Il non riscatto non è stata una delusione perché sono rimasto in contatto con l'allenatore che mi ha espresso la volontà di riportarmi a Udine, ma poi la scelta è stata dovuta e scelte societarie. La possibilità di venire qua è stata altrettanto stimolante perché ho la possibilità di ripartire da zero e mettermi in gioco".

Che coppia sarete tu e Soumaoro?
"Mi auguro affiatata, salda, solida e che dia garanzie alla squadra. Vorrei che gli altri sappiano di poter contare su di noi. Avremo modo di capire in questi giorni quello che il mister vuole da noi e spero che riusciremo a migliorare le statistiche dell'anno scorso".

Che idea ti sei fatto del gruppo? Hai già legato con qualcuno?
"Conoscevo già Orsolini e De Silvestri per esperienze in nazionale e nei club. Vedo apertura da parte di tutti, non c'è un ragazzo che non merita di essere conosciuto. Vedo che c'è un bell'ambiente e che tutti sono legati tra loro quindi piano piano mi inserirò come sto facendo".

Ti trovi meglio nella difesa a tre o a quattro? Mihajlovic l'hanno scorso ha fatto vedere una difesa a tutto campo... Pensi di essere adatto per caratteristiche?
"Credo che non ci siano differenze tra la difesa a tre o a quattro quando c'è un'organizzazione di gioco. Se non si è organizzati non va bene nessuna delle due. Sul difensore a tutto campo credo che ad oggi sia necessario giocare in quel modo, perché il cambiamento del gioco lo richiede. A me piace avere caratteristiche anche offensive, ma con raziocinio".

Vedere cos'hanno fatto Bonucci e Chiellini agli Europei vuol dire che la scuola italiana è ancora valida?
"Non credo sia stato questo Europeo a consacrare questi grandi giocatori. Quest'anno è stato fatto un grande lavoro che si è coronato in un'impresa bellissima. Credo che il lavoro che si sta facendo in Italia sia tale per in futuro sostituire questi grandi campioni".

Il nome di Arnautovic aleggia nello spogliatoio?
"Io posso dire che è un grande giocatore che se verrà ci darà sicuramente una mano, per il resto dovete chiedere al direttore (Bigon, ndr)".

Hai una parlantina molto sveglia... Ci racconti due cose su di te fuori dal calcio?
"Ho studiato ragioneria ma poi mi sono fermato per continuare la carriera calcistica. Mi piace leggere e guardare film".

Semplici si può considerare l'allenatore che ti ha dato di più?
"Si su questo non ho dubbi. Da parte sua ho percepito fin dall'inizio quasi un amore: mi dava fiducia quando la meritavo poco, mi dava consigli per crescere e ha sempre dimostrato di tenerci a me. Ovviamente vale lo stesso per me".

Semplici ti ha detto qualcosa prima che iniziassi questa avventura?
"Lui non è uno che parla tanto, quindi no. Ma so che il suo pensiero mi è vicino".

Tu hai lavorato con Gotti che è un allenatore molto diverso da Mihajlovic per concezione calcistiche. Difendere con Gotti è più semplice che difendere con Sinisa?
"Sono due metodiche diverse. Sinisa preferisce difendersi attaccando. Ci sono concetti diversi: spazi più ampi, responsabilità maggiori... Questo però non mi spaventa, devo cambiare le certezze che avevo l'anno scorso in un altro club ma fa parte del mio lavoro".

Chi guiderà la difesa tra te e Soumaoro?
"Io credo di avere un vantaggio che è quello della lingua. Qui però nessuno vuole fare il capo di nessuno. Soumaoro è un giocatore di tutto rispetto che mi insegnerà tanto. Io mi prendo la responsabilità di guidare la linea perché ho il vantaggio della lingua, ma qui nessuno fa giochi di potere. Durante la partita, con l'agonismo della gara, parlo tanto".

Che effetto ti fa avere una fidanzata con tanti followers su Instagram?
"Onestamente nessuno. Mi fa effetto perché ci amiamo ma il resto non mi interessa".

De Silvestri ti aveva dato indicazione sul Club?
"Si ci siamo sempre parlati. Alla fine di Udinese - Bologna dell'anno scorso me la buttò li e mi disse che quest'anno sarei potuto venire qua ed è andata proprio così".

Quante volte prima di oggi hai sfiorato il Bologna?
"Era già capitato altre volte ma mai come questa volta avevo visto l'interesse del Bologna di prendermi".

Che campionato ti aspetti?
"E' presto per dirlo però l'obiettivo deve essere quello di migliorarsi, alzare le statistiche per aumentare il rendimento in campionato. Dove arriveremo ce lo dirà il tempo ma non dobbiamo accontentarci di fare il campionato dell'anno scorso".

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