Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Bologna, nodo stadio: tra sogni europei e realtà economiche. Lepore: “Serve una scelta”

Bologna, nodo stadio: tra sogni europei e realtà economiche. Lepore: “Serve una scelta”TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 09:30Serie A
Leonardo Nevischi

Dopo quasi un decennio di rinvii, modifiche e attese, il futuro dello stadio Renato Dall’Ara torna al centro del dibattito politico e sportivo bolognese. A rilanciare il tema è stato il sindaco Matteo Lepore, che nei giorni scorsi, ospite della trasmissione Dedalus su È Tv, ha fatto il punto su uno dei dossier più complessi della città.

Un discorso che arriva in un momento cruciale: entro fine mese scadono i termini per candidare Bologna tra le città ospitanti di Euro 2032, e già per metà ottobre è prevista una road map che dovrà chiarire il futuro del progetto. Nei primi giorni della prossima settimana, infatti, è in programma un incontro decisivo tra Comune e Bologna FC, chiamati a sciogliere il nodo stadio.

“Il Dall’Ara può restare agibile per altri 20 anni, ma serve una visione”

Lepore ha voluto subito precisare che, dal punto di vista tecnico, non vi è alcuna urgenza strutturale: “Il Dall’Ara non ha bisogno di una ristrutturazione per poter avere agibilità — ha dichiarato — per altri 15-20 anni possiamo farlo andare avanti così com’è. È chiaro, però, che se vogliamo uno stadio moderno, al passo coi tempi e in grado di ospitare un Europeo, serve un progetto come quello proposto o un’alternativa”.

Il problema, semmai, è economico. Il progetto di restyling, presentato oltre nove anni fa alla Soprintendenza, oggi non è più sostenibile nei costi originari. L’aumento dei prezzi post-Covid ha inciso pesantemente, e il Comune — come ribadito dal sindaco — non aumenterà il proprio contributo, fermo a 40 milioni di euro. Tutti gli extra costi restano quindi a carico del club rossoblù.

Prestiti, non fondi a fondo perduto

Il sindaco ha inoltre ricordato come, durante la recente visita a Bologna del ministro dello Sport Andrea Abodi, sia emerso un quadro chiaro: i fondi governativi destinati agli stadi non saranno a fondo perduto, ma erogati sotto forma di prestiti, eventualmente sostenuti dal Credito Sportivo.

“Ci sono valutazioni in corso — ha spiegato Lepore — e attendiamo che il Bologna ci dica se e come intende andare avanti, magari con un piano di restyling ridimensionato”.

Da Casteldebole, però, filtrano altre ipotesi: non solo un restyling più contenuto, ma anche l’idea di costruire un nuovo stadio. Una possibilità che, tuttavia, Lepore accoglie con prudenza: “Conoscendo la storia del Dall’Ara e i tentativi precedenti di fare un nuovo impianto, mi interessa sapere se ci sono finanziatori e chi metterà le eventuali risorse. Noi possiamo investire sul Dall’Ara, non su uno stadio nuovo”.

L’eco delle parole di Infantino

A pesare, sul contesto generale, anche il richiamo del presidente della FIFA, Gianni Infantino, che pochi giorni fa ha invitato l’Italia a fare presto: "Se non riusciamo a preparare gli stadi per Euro 2032, allora bisogna chiudere e andare a casa tutti quanti. Bisogna muoversi”.

Un monito che risuona forte anche sotto le Due Torri, dove il tempo stringe. Bologna rischia di vedere sfumare una grande occasione europea, ma anche di perdere ulteriore terreno su un fronte — quello degli impianti sportivi — in cui il resto d’Europa corre da anni.

In attesa del vertice decisivo

Nei prossimi giorni il confronto tra Comune e Bologna FC sarà dunque determinante. Da quell’incontro potrebbe emergere la scelta definitiva: un restyling ridotto del Dall’Ara o un nuovo progetto, tutto da finanziare e approvare.

Nel frattempo, la certezza è una sola: Bologna non può più aspettare.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile