Cairo contestatissimo a Torino, Petrachi: "Quando arrivai io c'erano bombe carta..."
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TUTTO mercato WEBNel passato di Gianluca Petrachi, navigato direttore sportivo, la parentesi più ampia è stata quella al Torino. Da mesi i tifosi granata contestano la gestione di Urbano Cairo ma anche i ripetuti campionati anonimi degli ultimi anni, passando per gestioni di mercato che hanno visto partire spesso i migliori giocatori. Di questo e altro ha parlato l'ex dirigente nell'intervista concessa oggi a TMW: "Io sono arrivato che c’era già contestazione... la mia presentazione fu fatta con le bombe carta che esplosero nei pressi del posto in cui eravamo. Potete immaginare l’ambiente che ho trovato. Poi abbiamo ingranato e le contestazioni, fatte anche a Superga, sparirono via via. La gente ci è venuta dietro fino all’avvento in Europa. Poi io sono venuto via, non so da quel momento cosa sia accaduto verso il presidente ma di sicuro sono state fatte stagioni non belle. Qualcosa è stato sbagliato, il Toro ha rischiato anche di retrocedere ed è chiaro che torni il malcontento. I tifosi sono esasperati perché si è regrediti, però va detto che Cairo ha venduto ma ha anche comprato, e spendendo molto. Non ricordo di aver avuto io budget del genere, negli ultimi anni ha speso parecchio. Però gli unici giocatori venduti e che hanno fruttato diversi soldi sono figli dei mercati fatti da me, l’ultimo è stato Milinkovic-Savic ma prima di lui ce ne sono stati molti altri che ho portato io. Quindi il lavoro di semina era stato fatto bene".
Faceva riferimento alle cessioni. Avrebbe fatto altro coi giocatori più importanti?
"Vanno rimpiazzati. Vendi un portiere di livello, devi prendere un altro che ti dia solidità. Comunque, la cosa che per me contestano di più al presidente, è l’aver venduto sempre i giocatori più forti. Ogni tanto andrebbero tenuti per costruire qualcosa e raggiungere traguardi mai visti negli ultimi anni. Questo è l’aspetto che ha inasprito il rapporto, il trend andrebbe cambiato. Ad esempio, se l’Atalanta mi offre 30 milioni per Bellanova io posso tenerlo perché penso che con lui e altri tre-quattro giocatori di livello si possa fare una squadra competitiva".
Quindi non contesterebbe la squadra di Baroni.
"Diciamo che capisco cosa hanno dentro i tifosi. Anche perché hanno un’alibi, e cioè la colpa è sempre di Cairo: è un cane che si morde la coda. Quest’anno il Torino ha una buona rosa, ma Baroni è partito a quattro e poi è passato a tre quando gli erano stati presi giocatori per giocare proprio a quattro. Sono situazioni che modificano il percorso, la partenza non bella del Torino è figlia anche di qualche equivoco. Poi Baroni è stato bravo a cambiare modulo e adesso sta decollando, anche perché ha giocatori che possono fare molto meglio".































































