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Complicato, non impossibile. Perché l'Italia può farcela e deve puntare anche al primo posto

Complicato, non impossibile. Perché l'Italia può farcela e deve puntare anche al primo postoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 3 dicembre 2023, 08:01Serie A
di Raimondo De Magistris

E' un girone tosto. Pur partendo dalla quarta fascia, ci si poteva aspettare qualcosa di meglio. Un'urna più benevola. E invece Albania, Spagna e Croazia, col ct Dalic che ha già cerchiato in rosso la data del 24 giugno. Non è bastato Gigi Buffon protagonista in quel di Amburgo, siamo - parafrasando Marca - nel grupo de la muerte. Dobbiamo arrivare tra le prime due per andare avanti, anche il terzo potrebbe bastare, ma è il primo che se tutto va come deve può spingerci nella parte giusta del tabellone.
Andiamo con ordine.

Perché il girone è tosto
Nona nel Ranking FIFA, la Spagna è reduce dalla vittoria in Nations League dopo averci battuto in semifinale a Enschede lo scorso 15 giugno. E' la squadra che più ci ha messo in difficoltà nell'Europeo vinto nel 2021, è una delle grandi favorite per la vittoria finale. Mancherà Gavi, e per De La Fuente è una bella gatta da pelare, ma ha una infinità lista di eccellenti palleggiatori e un gioco collaudato. Il girone di qualificazione con Scozia, Norvegia e Georgia è scivolato via senza difficoltà. Poi c'è la Croazia, undicesima nel Ranking FIFA. Finalista nell'ultima Nations League, semifinalista un anno fa in Qatar, finalista nel 2018 nel Mondiale in Brasile. Negli ultimi cinque anni, in termini di continuità di risultati, solo Francia e Argentina sono riuscite a fare meglio.
Nel mezzo ci siamo noi, decimi nel Ranking FIFA. Dovremo subito fare i conti con una partita da non fallire: contro l'Albania. Che ci è inferiore, ma guai a sottovalutarla. E' allenata da Sylvinho, ex vice dell'ex ct dell'Italia Mancini. Ha rivoluzionato e ringiovanito la squadra, ha vinto un girone davanti a Repubblica Ceca e Polonia ed è in forte crescita. Ma il 15 giugno a Lipsia dobbiamo batterla, anche se Buffon ha subito provato a smorzare l'importanza della sfida.

Perché possiamo farcela
Innanzitutto è giusto ricordare che nemmeno gli altri hanno fatto i salti di gioia quando hanno visto il nome dell'Italia sbucare dalla quarta fascia. Tutt'altro. Abbiamo fallito due qualificazioni mondiali consecutive, ma siamo pur sempre i campioni d'Europa in carica. Gli spagnoli nei primi titoli online hanno palesato non poca ansia e nell'ultima gara contro la Georgia hanno perso Gavi: infortunio grave, in Germania non ci sarà. E per de la Fuente è una grave assenza come per noi lo sarà quella di Tonali.
Altri centrocampisti di qualità non mancano e la qualità media delle furie rosse è oggi superiore a quella degli azzurri. Non hanno il grandissimo campione, né (proprio come noi) il centravanti fenomeno. Sono forti, più forti di noi, ma non imbattibili. E del resto lo dice anche l'ultimo Mondiale. Non è la Spagna di 15 anni fa: è una delle favorite, non la favorita.
E' possibile che ce la giocheremo contro la Croazia, nazionale che negli ultimi cinque anni ha raggiunto piazzamenti straordinari grazie a campioni del calibro di Modric e Rakitic, Perisic e Brozovic.
Grandi campioni, ma in che momento sono? Rakitic ha abbandonato la nazionale, Modric ha 38 anni, Brozovic 31 e gioca in Arabia, Perisic tre in più e chissà se ci sarà vista la rottura del legamento crociato anteriore rimediata a settembre. Insomma, quel gruppo che un anno fa sfiorò la finale oggi non c'è più e i risultati nel girone di qualificazione si sono visti. I buoni giocatori non mancano, anche un grandissimo difensore come Gvardiol. Ma a giugno andremo ad affrontare una nazionale che è naturalmente in fase calante dopo anni vissuti sulla cresta dell'onda.

Perché il primo posto può rivelarsi molto importante
E' un girone apertissimo, quindi. Possiamo arrivare primi come secondi o terzi, non dobbiamo sottovalutare l'Albania altrimenti si rischia pure di finire in fondo. Ma non possiamo non guardare in alto, dobbiamo pensare che il primo posto sia obiettivo raggiungibile. Sarebbe importante centrarlo perché concludere il gruppo B in vetta non solo ci permetterebbe un ottavo agevole (contro una terza) ma anche - se tutto va come deve - di non finire nella parte del tabellone con Francia e Inghilterra. E il tutto va come deve vuol dire che Francia e Inghilterra nel frattempo vincono i rispettivi gironi.
Non una notizia banale, non che poi sarebbe tutto liscio perché in gioco ci sono anche Germania e Portogallo. Ma l'Europeo inizierà il prossimo 14 giugno con due grandi stelle a guidare il plotone: Jude Bellingham e Kylian Mbapppé. E due grandi favorite: Inghilterra e Francia. Quindi certamente un passo alla volta, ma ritrovarsi eventualmente dall'altro lato del tabellone quando iniziano gli scontri diretti sarebbe senza dubbio una gran bella notizia.

Il calendario dell'Italia a Euro 2024
15 giugno 2024 a Dortmund: Italia-Albania
20 giugno 2024 a Gelsenkirchen: Italia-Spagna
24 giugno 2024 a Lipsia: Italia-Croazia

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