Giandebiaggi: "Italiano e quel Verona in cui crescevano futuri allenatori"

Vincenzo Italiano si sta guadagnando nel corso di questa settimana tanti meritati elogi dopo la vittoria del suo Spezia contro il Milan. Su di lui a Tuttomercatoweb.com abbiamo sentito il parere di Marco Giandebiaggi, che con Italiano ha giocato nel Verona: "Gli allenatori in campo in quella nostra squadra gialloblù si vedevano già. E infatti - ha detto - poi lo sono diventati davvero. Italiano era uno di questi così come Corini, Aglietti e Brocchi. Vincenzo era tecnicamente molto bravo, aveva buone geometrie. Era un regista a tutto campo e non mi sorprende la strada che sta facendo. Sono contento per lui, vedere una provinciale che propone lo stesso gioco fatto in B è davvero piacevole. Mi colpisce la fantastica organizzazione, tutti sanno cosa fare, coprono bene il campo. E tutti sono intercambiabili, dimostrando di essere sempre sul pezzo. Anche con le big ha sempre proposto lo stesso calcio, con pressione alta e senza disdegnare la costruzione dal basso, ma non in maniera eccessiva. A chi lo paragono? Lui ha fatto un accostamento a Zeman, ci può stare. Ma naturalmente è uno Zeman riveduto e corretto, nel senso che il boemo non aveva una fase difensiva attentissima. Italiano tra le altre cose è sempre pacato ma vive la partita in modo molto vivace. Ma è lucido nel leggerla".

Venerdì ci sarà per Italiano la sfida con Prandelli, vostro allenatore al Verona...
"Sarà aperta, ormai il fattore campo non esiste più. Si affrontano due allenatori che non sono calcolatori. Prandelli ha cercato di fare il possibile con i viola, ha provato a trovare il modulo migliore ma c'è da considerare che spesso ha dovuto fare a meno di Ribery che è decisivo, sa stravolgere le partite".