Fiorentina, tre necessità sul mercato in entrata. E in uscita c'è già chi ha il mal di pancia

Non sarà un mercato di contorno, ma una finestra decisiva per rimettere in carreggiata la stagione. In casa Fiorentina le linee guida per gennaio sono già chiare, come riportato dal Corriere Fiorentino: ridurre una rosa diventata ampia e inserire profili capaci di offrire soluzioni diverse rispetto a quelle viste finora. La parola d’ordine è equilibrio, tecnico ed economico.

Sul taccuino della dirigenza compaiono identikit precisi: esterni offensivi in grado di accendere l’uno contro uno, centrocampisti di strappo per aumentare ritmo e verticalità, e un difensore rapido, soprattutto se il passaggio alla linea a quattro dovesse diventare strutturale. Innesti mirati, non rivoluzioni, ma con l’idea di cambiare l’inerzia.

Parallelamente, però, vanno gestite alcune situazioni delicate. Tra i nomi che avrebbero manifestato insofferenza c’è Albert Gudmundsson, con la Roma sullo sfondo, ed Edin Dzeko, poco soddisfatto del suo percorso in viola. Un addio non sorprenderebbe, anche perché lo spazio offensivo va riorganizzato.

Il tema si intreccia con la gestione di Roberto Piccoli, anche lui non pienamente contento del minutaggio. L’ex Cagliari, peraltro, avendo già giocato in Coppa Italia, non potrebbe essere trasferito nella stessa competizione. Situazione diversa per Dodô, in attesa di un rinnovo ma senza segnali di rottura. Attenzione infine a Pablo Marí: con la possibile difesa a quattro, il centrale spagnolo potrebbe valutare l’uscita. Gennaio si avvicina e a Firenze le decisioni non saranno indolori, ma necessarie.