Lopez: "Genoa calcio puro, i ragazzi sono carichi. Gennaio? Vediamo dove migliorare"
13.39 - Insieme a Daniele De Rossi ci sarà anche Diego Lopez. Il nuovo Chief of Football del Genoa parlerà ai media dalla sala stampa del centro sportivo "Gianluca Signorini" di Pegli. Segui la diretta testuale su TUTTOmercatoWEB.com.
14.09 - Inizia la conferenza stampa di Diego Lopez.
"Grazie alla società per essere qui. Ho trovato una società strutturata e con identità. Io mi sento riconosciuto in questi valori. Grazie al lavoro di Vieira e del suo staff. Ha capito subito il lavoro della squadra e quindi da parte della società e della squadra dico 'Grazie'. Grazie anche a due genoani come Murgita e Criscito, abbiamo vinto grazie al loro amore per il club. Abbiamo scelto De Rossi per due motivi: il Daniele uomo, con una voglia immensa di fare un bel lavoro al Genoa e che capisce cosa significa questa piazza e questo stadio. Ho capito subito che ha mantenuto questa attitudine e questa energia che aveva come giocatore. Dall'altra parte il Daniele allenatore: che ha capito dove è arrivato. Grazie a Daniele per la sua fiducia e benvenuto. Mucha suerte".
Avete pensato su cosa servirà alla squadra a gennaio?
"Penso che ora sia importante concentrarci su domenica. E dopo all'altra partita. Ora siamo in questa situazione e servono punti. C'è voglia di dimostrare alla piazza che siamo capaci di farlo. Da parte mia, ho parlato ai giocatori e ho chiesto loro di guardarsi dentro e farsi la domanda se possono fare il massimo di quello che possono fare. Non dobbiamo cercare scuse ed avere un'esigenza alta perché abbiamo qualità. Dobbiamo essere concentrati sulla prestazioni ed essere bravi in campo. Abbiamo fatto le nostre valutazioni e lavorare col mister per capire dove possiamo migliorare".
La sua esperienza a Genova.
"Io quando vedo il Genoa penso al calcio puro. Culturalmente siamo vicini. E questo mi ha aiutato molto perché penso di capire cosa dobbiamo fare: costruire una squadra con identità chiara. E questo per me è stato importante per fare questa scelta. L'altro motivo è stata la società, dopo i colloqui con Sucu e Blazquez che hanno una voglia immensa di far crescere il club. Sono sicuro che qua ci sono gli elementi per fare un lavoro di alto livello. La squadra ha qualità, abbiamo giocatori forti e che sono capaci di andare a fare partite molto serie contro grandi squadre. I risultati non sono stati dalla nostra parte, tranne col Sassuolo. La Serie A è un grande campionato e poter scegliere un progetto come il Genoa è una responsabilità enorme. Sappiamo la sfida che abbiamo e sono sicuro che possiamo portarla avanti".
Può essere un'occasione da qui a mercato per alcuni giocatori per ribaltare alcune prestazioni?
"Abbiamo tempo per mostrare tutto e vogliamo essere più vicini alla squadra che ha vinto col Sassuolo. Il mister ha detto che, e lo vedo anche io, i ragazzi sono carichi".
Quali sono i programmi di cui avete parlato con la società?
"Per me siamo una squadra di calcio e il calcio rimane al centro di tutte le decisioni. Dall'altra c'è la realtà economica da cui non possiamo scappare. Abbiamo parlato di tutto, ho avuto la chiara fotografia della società prima di prendere la decisione. Abbiamo un presidente che mette il calcio al centro. Poi dobbiamo essere responsabili e non possiamo mettere il club in una situazione di difficoltà. Il nostro compito è di vincere oggi ma durare per tanto tempo".
La rosa è un po' troppo numerosa?
"Siamo in una situazione un po' particolare perché c'è un nuovo mister. C'è un tempo per capire".
Avete già un'idea su quali reparti andare a rinforzare?
"Quando arriviamo in un club, la prima cosa da fare è non andare troppo lontano. Il Genoa ha un settore giovanile importante. Abbiamo giovani di talento ma sarebbe troppo leggero parlare di posizioni da rinforzare. Abbiamo una strada chiara sulla squadra che vogliamo: una squadra che, quando un tifoso va allo stadio, la riconosce".
Pensate ad un centravanti?
"Abbiamo bravi centravanti che hanno energia e qualità grande. Ad oggi penso alla squadra e a vincere domenica e poi vincere ancora dopo".
Come si può superare quello scalino di diffidenza?
"Col lavoro. E sapendo dove arrivo. Per me è importantissimo. Dobbiamo essere bravi sulla scelta di dove andiamo, se è simile ai nostri valori e adattarsi il più rapidamente possibile alla città, alla cultura e alla tifoseria".
15.09 - Termina la conferenza stampa di Diego Lopez.











