Inter-Barcellona, l'ex blaugrana Verdú: "Barça più forte ma deve dimostrarlo"

Stasera si gioca Inter-Barcellona. La semifinale di ritorno di Champions League che per i catalani mette in palio l'ultimo atto del torneo addirittura a dieci anni di distanza dall'ultima volta. Chi è cresciuto nella Cantera Blaugrana e prova ad analizzare la sfida del Meazza è Joan Verdu, talentuoso fantasista transitato anche dall'Italia con la maglia della Fiorentina, che in esclusiva per Tuttomercatoweb.com si proietta così sulla gara di stasera: “Analizzando un po’ la gara d’andata, sul piano di gioco il Barcellona è stato ed è superiore. Ma nel calcio ci sono tante variabili come gli infortuni o come un gol subito a freddo, come accaduto all’Inter la settimana scorsa. La verità è che è una qualificazione molto aperta, il Barca è leggermente favorito ma in una semifinale di Champions è sempre dura. Penso che i Blaugrana arrivino in condizioni migliori rispetto all’Inter, ma mancano 90 minuti e devono dimostrare di essere superiori”.
Lautaro e Lewandowski, bomber e leader. Il primo dovrebbe recuperare e partire titolare, il secondo dalla panchina. Quanto cambia per le rispettive squadre?
“Sono importanti allo stesso modo per le due squadre. Lewandowski ha già segnato 40 gol in stagione e ha un’importanza fondamentale per il Barcellona, ma vale lo stesso per Lautaro: è troppo importante per l’Inter per ciò che trasmette. È il capitano, il giocatore che sposta gli equilibri nell’attacco nerazzurro. Sono due attaccanti di livello mondiale, importantissimi. Ho però dei dubbi su come starà Lautaro, si è fatto male pochi giorni fa e in una settimana è difficile che sia al 100%. Stesso discorso per Lewandowski, ha avuto un problema muscolare e credo partirà dalla panchina, giocherà Ferran”.
Yamal è destinato a segnare un’epoca come ha fatto Messi?
“Paragonarsi a Messi è sempre molto complicato, da 15 anni sta dimostrando di essere il migliore, e per me sta continuando a farlo. Metterli a confronto è difficile, ma Lamine sta dimostrando che fa a 17 anni qualcosa che in campo è dura da vedere. La Masia ne tira fuori tanti di giovani forti così, come Cubarsi, Martin e molti altri di livello altissimo. Però Lamine è diverso, se rispetta le premesse può segnare un’epoca nel calcio mondiale”.
Chiudiamo con la Kings League. Gioca con Los Troncos, come sta andando il progetto e cosa ne pensa della competizione ideata da Piqué?
“Si gioca il calcio a sette in uno spazio ridotto, è diverso da ciò che è realmente il calcio. È una competizione nuova quella che ha inventato Piqué, qua in Spagna sta avendo molte ripercussioni positive. La gente, specie i giovani, è divertita. A livello personale è molto bello per continuare a giocare e a competere, questa stagione abbiamo fatto bene e siamo in semifinale, lottiamo per vincere. Per me è bellissimo e mi serve per proseguire a giocare a calcio, ciò che mi piace di più”.
