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L'amarcord di Buffon: "Avevo deciso di andare al Milan, ma scelsi Parma per Fulgoni"

L'amarcord di Buffon: "Avevo deciso di andare al Milan, ma scelsi Parma per Fulgoni"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 4 maggio 2022, 12:34Serie A
di Luca Bargellini

Gianluigi Buffon, portiere e capitano del Parma insieme allo storico preparatore dei portieri del club, Ermes Fulgoni, ha incontrato gli alunni dell'istituto "La Salle" ed ha risposto alle loro domande. Il portierone crociato è stato introdotto al dialogo dalle note dell'Aida di Giuseppe Verdi, come accade al Tardini prima di ogni gara: "Ermes ha deciso di stravolgermi la vita - si legge su ParmaLive.com -, è stato lui a portarmi qui. Quando ero ragazzo, nella mia testa, fino a maggio avevo quasi deciso di andare a giocare nel Milan, poi venni a Parma a fare un provino e io mi ricordo che quando arrivai rimasi contagiato dall'entusiasmo di Ermes, dalla sua determinazione e dalla sua allegria che mi fecero cambiare idea. Se non avessi incontrato lui, la mia vita sportiva sarebbe stata diversa, ma difficilmente migliore di quella che ho vissuto. Questo significa che alcune volte bisogna anche un po' abbandonarsi alle sensazioni, alle emozioni che certe perone ti regalano. Lui in quella giornata mi rapì e mi colpì tanto, perché aveva un modo di coinvolgere, un modo di lavorare che non avevo mai visto e mi entusiasmava. Quello per me fu determinante per scegliere Parma".

Hai giocato in grandi città, come Torino e Parigi, cosa ti ha spinto a tornare a Parma?
"Non so come dire, Parma l'ho sempre sentita parte di me, una città speciale, come il mio rifugio. I 10 anni che ho fatto da ragazzo qui, sono stati gli anni più importanti nella formazione di un ragazzo. Ho iniziato a fare la terza media qua, per cui avevo tutte le amicizie a Parma ed i rapporti con i quali sono cresciuto. La paura di ritornare non l'ho mai avuta, quando tornavo a Parma anche come avversario, avevo la sensazione di tornare in un posto nel quale sentivo la stima e l'affetto che la gente provava per me anche se giocavo in un'altra squadra".

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