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Lazio, Baroni: "Dispiaciuto per l'espulsione, ho visto la partita con Inzaghi"

Lazio, Baroni: "Dispiaciuto per l'espulsione, ho visto la partita con Inzaghi"
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:57Serie A
di Ivan Cardia

"Mi dispiace per l'espulsione mia e di Inzaghi”. Marco Baroni, in conferenza stampa, torna così sull’episodio che ha visto i due allenatori protagonisti durante Inter-Lazio: “Lui è un allenatore pazzesco e fa qualcosa di straordinario. Io ho visto tutta la panchina che si è alzata e ho detto che non potevano farlo. Secondo me però nessuno dei due meritava l'espulsione, abbiamo anche visto la partita fuori insieme”.

Campionato dei rimpianti?
Quando dai tutto non è così. Abbiamo ancora una partita e nulla toglie al percorso della squadra. Ho fatto i complimenti ai ragazzi perché l'Inter ha tutto: forza, struttura qualità. Dovevamo stare sempre in partita e siamo andati sotto immeritatamente, al di là dell'occasione di Isaksen”.

Polveri bagnate per gli attaccanti?
"Fino alla domenica scorsa eravamo il terzo attacco del campionato. Pedro era un po' scivolato fuori e l'ho rimesso al centro del progetto perché è un modello di professionalità e dà sempre tutto. Giusto per spiegarvi la sua grandezza: aveva un problemino a un tendine e ha capito che forse doveva entrare a partita in corso. Un giocatore così è un modello”.

Soddisfatto della stagione? Dovrà chiarire qualcosa a fine stagione?
"Quando la palla è in movimento si lavora forte. La mia attenzione è rivolta alla squadra. Io non sono un celebratore di me stesso e gli altri giudicheranno: dalla società ai giornalisti. Portando dei valori e numeri difendo solo il lavoro della squadra. Questo l'ho sempre fatto anche in altre categorie. Figurarsi se non lo faccio con la Lazio. Abbiamo bisogno di migliorare e creare forte identità”.

Rammarico per i gol su piazzato?
"Tutti patiscono l'Inter perché hanno uno stacco pazzesco. Qualcosa sapevamo che potevamo patire, abbiamo messo più centimetri possibili per provare a gestire le palle inattive"

Si aspettava dopo la salvezza con il Verona di arrivare a questi livelli?
"Io non cambio il mio ideale di calcio. Ringrazio chi mi ha dato questa opportunità perché do e sto dando tutto me stesso. Questo è un campionato livellato in alto. La media punti per l'Europa credo sia 67. Io guardo al percorso della squadra e noi ci crediamo ancora fino all'ultimo secondo”.

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