Lucumì brilla e in Europa lo osservano: in pole c'è il Marsiglia, ma il Bologna vuole tenerlo

Dopo il blackout di Bergamo, Jhon Lucumí ha risposto nel modo migliore: con una prestazione sontuosa contro l’attacco più prolifico della Serie A. Il centrale colombiano, al fianco di Sam Beukema, è stato il baluardo difensivo del Bologna che ha annullato Lautaro Martinez e compagni, lasciando l’Inter ferma a quota 72 gol segnati in campionato.
Lucumí ha brillato con 5 respinte, 3 intercetti, un duello aereo vinto e una cinquantina di passaggi completati con precisione chirurgica. Una partita da leader assoluto, che ha fatto dimenticare gli errori di Bergamo e lo ha restituito al Bologna nella sua versione migliore. Il classe ’96 ha attraversato alti e bassi, complici anche cali di concentrazione e un pizzico di eccessiva sicurezza nei propri mezzi. Italiano lo conosce bene e lo ha guidato senza sconti: “Meno distrazioni, più concretezza”, il messaggio chiaro del tecnico. Un rischio, però, è anche un pregio: senza quel coraggio e quella personalità Lucumí non sarebbe il difensore che oggi fa gola anche in Europa.
Contro l’Inter, un dribbling rischioso da ultimo uomo ha fatto tremare il Dall’Ara… Ma anche esplodere l’ovazione. Con un contratto estendibile fino al 2027 e l'Olympique Marsiglia - tra gli altri - che osserva da vicino, Lucumí guarda avanti: la semifinale di Coppa Italia contro l’Empoli è alle porte, e il Bologna ha bisogno ancora del suo muro colombiano per inseguire i sogni europei. A riportarlo è il Corriere dello Sport.
