Paganin: "Lautaro è quello che per me fu Bergomi. Che colpo ha fatto l'Inter con Akanji"
In vista del derby della Madonnina tra Inter e Milan, in programma domani sera alle 20:45, ha parlato l'ex difensore nerazzurro Massimo Paganin: "Un difensore come me adesso? Sono ere imparagonabili. Nel nostro periodo nessuno ci chiedeva di giocare la palla come ora, non eravamo allenati per quello. Forse mi somiglia Acerbi per certe caratteristiche di marcatore ma, se dovessi fare un nome, direi Akanji: è un centrale fisico, sempre presente, dà solidità e tranquillità. Che colpo ha fatto l’Inter con lui!".
Come valuta l'impatto di Chivu?
"Sono sincero: non pensavo potesse fare subito così bene. Gli mancava un percorso da allenatore, ma ha compensato con una personalità enorme, idee chiare e grande onestà: quello che dice ai giocatori è quello che poi dice fuori. Ha rimesso a posto la testa di una squadra che veniva da un complicato finale della stagione precedente. Tatticamente, poi, ha cambiato poco: ha provato il 3-4-2-1 durante il Mondiale per club, poi è tornato al 3-5-2 e la squadra viaggia quasi in automatico. Diciamo che questa Inter arriva al derby con le giuste certezze".
Chi può deciderla nell'Inter?
"Sarò banale, ma l’Inter di oggi ha il volto di Lautaro. È il simbolo, la bandiera, l’esempio, quello che incarna fame e identità. È oggi quello che nella mia epoca sono stati, tra gli altri, Bergomi, Berti o Zanetti".













