Pellegrini lancia la Roma, l'autorete la ferma: 1-1 a Leicester. Mou si giocherà tutto all'Olimpico

Tutto rimandato all'Olimpico, al cinque maggio, quando Leicester e Roma si ritroveranno per contendersi l'accesso alla finale di Conference League. Al King Power Stadium, la semifinale di andata finisce sul risultato di 1-1. Un gol per squadra, un gol per tempo: apre le danze Lorenzo Pellegrini dopo un quarto d'ora, pareggia i conti Ademola Lookman, anche se formalmente è autorete di Gianluca Mancini, nel secondo tempo. Nel mezzo, una partita che ha visto le Foxes a dettare il tempo di gioco e la Magica a difendersi con ordine, rischiando qualcosa nella ripresa ma molto poco nella prima frazione di gioco. Quello che arriva dall'Inghilterra, nello stadio che sette anni or sono fu fatale a José Mourinho, sconfitto e poi esonerato col "suo" Chelsea, è un risultato giusto perché entrambe le squadre hanno fatto quello che i rispettivi allenatori chiedevano loro. Avrebbe meritato di più il Leicester? Occasioni alla mano, forse sì. Ma non è un caso che siano stati i capitolini, scaltri come le volpi che oggi affrontavano, a portarsi in vantaggio. E l'1-1 d'oltremanica, anche senza il gol in trasferta a valere doppio, premia Mourinho: potrà giocarsi tutto in casa sua, davanti al suo pubblico, con una squadra che ha dimostrato di poter affrontare la rivale ad armi pari.

Le scelte iniziali. Vardy e Zaniolo dal 1'. Tante novità per Rodgers, la principale delle quali è la presenza nell'undici di partenza del centravanti inglese, protagonista di un recupero lampo. Mou ripropone Cristante a centrocampo con Mkhitaryan e Pellegrini, mentre in tandem con Abraham c'è Zaniolo.

Gioca il Leicester, segna la Roma: 1-0 con Pellegrini al 45'. Il piano gara dei due allenatori è evidente sin dalle primissime battute: gli inglesi fraseggiano e conquistano tre corner nel giro di pochi minuti, in un avvio molto aggressivo. La Roma si chiude e verticalizza: pochi rischi per Rui Patricio, al 15' il colpaccio. Zalewski a sinistra mette a terra il pallone e a sedere gli avversari, poi sgasa e infine fa passare il filtrante per l'inserimento di Pellegrini: il capitano colpisce di prima, col mancino, e la palla s'infila tra le gambe di Schmeichel. 1-0 Roma, la fiammata giallorossa non cambia il copione: le Foxes tengono il pallino del gioco con percentuali bulgare di possesso palla, la Magica si difende con ordine. Qualche brivido nel finale, tra una respinta goffa dell'estremo difensore portoghese e le proteste inglesi per un contatto sospetto in area giallorossa, ma il vantaggio del numero 7 regge all'intervallo.

Lookman pareggia. Anzi, è Mancini. Rui Patricio tiene in piedi la qualificazione. Al ritorno in campo, ognuno riprende a fare il suo: la Roma a difendersi con ordine, il Leicester a tenere palla e cercare il pari. La prima occasione è di Lookman, tra i più pericolosi in generale. Al 55' Mkhitaryan sente dolore e chiede il cambio: dentro Veretout. Dieci minuti dopo è proprio Lookman a trovare la rete dell'1-1: Barnes sfonda a sinistra e crossa, l'esterno anticipa Mancini - che però sarà l'ultimo a toccare - e sigla la rete del pareggio. Paga la mossa tattica di Rodgers, che sposta il 37 sulla corsia destra e così crea diversi affanni alla retroguardia avversaria: è ancora Lookman a sfiorare il 2-1, mentre Mou toglie Zaniolo per inserire Oliveira. È proprio quest'ultimo protagonista in due tra le azioni più belle e più brutte del finale: prima perde una palla sanguinosa, costringendo Rui Patricio agli straordinari. Poi si trova al momento giusto sul geniale tacco di Abraham: Schmeichel risponde da pari a pari al collega portoghese. Chiusura offensiva di Mourinho, che per alleggerire la pressione inserisce Vina per Zalewski e soprattutto Felix Afena-Gyan per Pellegrini. Di rilevante, poco o nulla fino al triplice fischio.

LEICESTER-ROMA 1-1
(67' aut. Mancini; 15' Pellegrini)