Rangers-Roma 0-2, le pagelle: Cristante rigenerato, Mancini insuperabile. Prima volta Soulé
Risultato finale: Rangers-Roma 0-2
RANGERS (A cura di Marco Pieracci)
Butland 6 - Fama da para-rigori, non deve testare i progressi di una Roma recentemente sciupona dal dischetto. Poche responsabilità sulle reti prese, evita un passivo più pesante.
Tavernier 6 - Terzino volante con numeri da bomber, stavolta comincia nella linea a tre per fare il braccetto destro ma si dimentica il freno a mano inserito: lo toglie solo una volta sotto.
Souttar 5 - La struttura per affrontare la marcatura di Dovbyk c'è, ma il centravanti ucraino sa usare meglio il corpo: postura sbagliata sul raddoppio, si fa prendere in contropiede.
Djiga 5,5 - Rapido nei recuperi, qualche chiusura da centrale scafato ma tende a distrarsi spesso e per un difensore non è proprio un particolare: in ritardo nell’azione che indirizza la partita.
Aarons 5,5 - Vecchio obiettivo di mercato della dirigenza giallorossa, non alimenta grossi rimpianti per il mancato acquisto. Un sussulto d’orgoglio quando scippa Soulè e serve Chermiti.
Barron 5,5 - Ruvido quanto basta nei contrasti, in affanno nei duelli ingaggiati in mezzo al campo dai quale esce raramente vincitore. Un mezzo salvataggio sulla linea di porta.
Raskin 5 - Timing da rivedere, Cristante gli salta in testa con disarmante facilità sulla spizzata che porta al primo gol. In generale dà l’impressione di soffrire il palleggio romanista. Dal 61’ Diomande 5,5 - Ingresso che non passerà alla storia, rimane nella penombra.
Meghoma 5 - Limiti tecnici evidenziati da qualche controllo censurabile, un po’ confusionario nelle iniziative. Celik lo tiene a bada senza dover sudare più di tanto. Dal 46’ Aasgaard 6 - Fa subito un regalo natalizio anticipato, non scartato. Poi incoraggia la manovra offensiva con degli spunti interessanti.
Gassama 6 - Cambio di passo niente male: quando si accende puntando il diretto avversario in velocità, le sue accelerazioni lasciano il segno. Il problema è che va in riserva quasi subito. Dal 61’ Danilo 5,5 - Fa capolino nell’area della Roma, ma la cattiveria non è quella richiesta.
Moore 6,5 - Surfa in cerca dell'onda giusta, le migliori giocate sono roba sua: si palesa per la prima volta dalle parti di Svilar intorno alla mezz’ora, concede il bis nella ripresa. Dall’81’ Curtis sv
Chermiti 6 - Encomiabile per lo spirito che mette su ogni pallone, si apre spazi attaccando la profondità: è bravo a crearsi le occasioni per segnare, meno nel concretizzarle. Dal 73’ Miovski 5,5 - Potrebbe timbrare appena entrato, ma non è puntuale all’appuntamento.
Danny Röhl 5,5 - Audace la scelta di mettersi a specchio con Gasperini, è un progetto fin troppo ambizioso anche se alla fine la sconfitta sarà dignitosa. Il quarto ko consecutivo in quattro giornate però vuol dire avere un piede e mezzo fuori dall’Europa. L’effetto Ibrox non può fare miracoli.
ROMA (A cura di Pierpaolo Matrone)
Svilar 6 - Non ha un gran lavoro da fare nel primo tempo, sicuramente di più nella ripresa. Non ha bisogno di interventi grandiosi, ma ogni volta che serve risponde presente.
Mancini 7 - Esulta come avesse messo a segno una rete dopo una chiusura in scivolata in area. E ha ragione, perché è quasi un gol. Baluardo difensivo insuperabile.
Ndicka 6 - Comincia senza patemi, regge il peso di centrale di una difesa a tre senza problemi. Qualche piccolissima (e perdonabile) sbavatura in più nella ripresa.
Hermoso 6 - Dal suo lato i Rangers scendono con minore difficoltà, ma tutto sommato tiene bene.
Celik 6 - Confermato esterno a tutta fascia, dà il suo apporto in entrambe le fasi. Che poi non sia un grandissimo attaccante viene fuori in quella ribattuta di mezza coscia-mezzo ginocchio, a due passi dalla porta, quando si divora - è il caso di dirlo - un gol fatto. Dal 73' Rensch s.v.
El Aynaoui 6 - Prestazione ordinata in mezzo al campo. Qualche sortita offensiva in più nella ripresa, con gli spazi più larghi, in cui fa vedere anche stralci di tecnica.
Cristante 7 - Il movimento con cui realizza l'assist per l'1-0 di Soulé è il suo pezzo forte e gli permette di essere un fattore - e che fattore - sulle palle inattive. E anche in tutte le funzioni da centrocampista sembra tornato a parecchi anni fa, a quando lo allenava… Gasperini.
Tsimikas 5,5 - Se non segna dal 2018 (coi club) un motivo ci sarà. E infatti ha poca, pochissima precisione negli ultimi metri di campo. Qualche sorriso in più nella tenuta difensiva. Dal 73' Wesley s.v.
Soulé 7 - Festeggia il primo gol europeo con un tap-in facile facile, di testa, non di certo la specialità della casa. Ma al di là di questo è certamente la principale spina nel fianco dei Rangers, fin dai primi minuti. Dal 66' El Shaarawy 6 - Entra bene, dà nuova verve e trova un paio di suggerimenti buoni.
Pellegrini 7 - Il destro che vale il 2-0 e fa vivere una partita più tranquilla alla Roma è chirurgico, da calciatore in fiducia. E un Pellegrini in fiducia vale parecchio. Dal 66' Koné 6 - Entra per amministrare meglio. E la Roma rischia poco o nulla.
Dovbyk 6,5 - Fa a sportellate con gli avversari, ma a volte è troppo leggero e si fa mettere le ganasce. Ma il mezzo punto in più se lo merita tutto per come lavora bene e firma l'assist per il 2-0 di Pellegrini. Dall'86' Pisilli s.v.
Gian Piero Gasperini 7 - Partita seria, la Roma ha la testa giusta. E ha una difesa di ferro, questo ormai già si sapeva. Mancini e Cristante sembrano tornati ai tempi dell'Atalanta (indovinate chi c'era in panchina?), se gli comincia a girare a giri più alti anche il centravanti la sua Roma può diventare davvero una bella storia.











