Sabatini analizza il Napoli. Poi su Paulo Sousa: "Bella scelta, peccato aver lasciato Salerno"

Il destino è in debito con Spalletti? Da tanto tempo: da quando si è inventato Totti prima punta, facendogli vincere la Scarpa d’Oro, e da quando ha trasformato tanti altri calciatori. Lobotka era un giocatore normale, prima di arrivare a Napoli. La sua esplosione è un merito esclusivo di Spalletti". A dirlo, nel corso di una intervista rilasciata a 'Radio Marte', il direttore sportivo Walter Sabatini che s'è soffermato sulla grande cavalcata del Napoli capolista alla vigilia della sfida contro la Lazio. "La Lazio ha possibilità di fermare il Napoli? Certo che sì, perché fa un calcio molto riflessivo ed attento. Sarà un osso duro da spolpare per il Napoli, ma sulla carta la formazione di Spalletti parte avvantaggiata perché è globalmente più forte".
In un altro passaggio Sabatini è poi tornato a parlare della sua ex squadra, di quella Salernitana che ha deciso di affidarsi a Paulo Sousa: "Ottima scelta, è un buonissimo allenatore. Lo stesso Sousa ha fatto una bella scelta: Salerno è una piazza da amare, perché ama. Io mi sono trovato davvero molto bene, lì: sono stato amato alla follia e non è una cosa da tutti i giorni, credetemi. E' come se fosse rimasto qualcosa di incompiuto: peccato aver lasciato..."
