Siviglia-Barcellona 1-1, le pagelle: follia di Koundé. Jordan ingabbia Gavi

Risultato finale: Siviglia-Barcellona 1-1

SIVIGLIA

Bono 6,5 - Perfetto quando deve uscire in presa alta. Nel finale, sull’assalto blaugrana, non si scompone ed è una sicurezza per i suoi compagni.

Koundé 4 - Nei primi quarantacinque minuti non soffre particolarmente Ezzalzouli, ma rovina tutto facendosi espellere nella ripresa. Jordi Alba lo provoca e lui cade nella trappola colpendolo in pieno volto col pallone: una follia che costringe il Siviglia a disputare mezz’ora in apnea.

Fernando 7 - Adattato come difensore centrale, è senza dubbio uno dei migliori in campo. Sovrasta Jutglà e nel finale riesce a vincere tutti i duelli aerei.

Diego Carlos 6,5 - Prestazione rocciosa anche la sua. Supporta bene Fernando nel non concedere spazio a Jutglà.

Rekik 5,5 - Cerca spesso di proporsi in avanti, ma così facendo da quella parte lascia le praterie a Dembélé, che nella ripresa sfiora la rete in più di un’occasione.

Jordan 7 - Gioca a uomo su Gavi, letteralmente pedinato per tutta la partita. Toglie così una fonte di gioco importante agli Azulgrana.

Delaney 6,5 - Anche lui spesso a uomo su De Jong, che così non riesce mai a sfondare centralmente. Dal 86’ Augustinsson s.v.

Rakitic 7 - Gioca sulla trequarti, alle spalle di Rafa Mir, ed oscura Busquets, praticamente mai libero nella prima frazione di gara. Suo l’assist al bacio per il gol realizzato dal Papu Gomez. Dal 70’ Gudelj s.v.

Ocampos 6,5 - Nella prima frazione non impensierisce seriamente Jordi Alba. Ma quando Koundé viene espulso, diventa un difensore aggiunto sacrificandosi per una buona mezz’ora di gioco, ed esce giustamente tra gli applausi. Dal 90+2’ Fattore s.v.

Rafa Mir 6 - Riferimento costante per i suoi compagni, fa a sportellate con la Pique ed Eric Garcia. Pecca però di precisione quando deve concludere verso la porta avversaria. Dal 70’ En-Nesyri s.v.

Gomez 6,5 - Regista offensivo degli andalusi, sblocca il match con una rasoiata chirurgica che non dà scampo a Ter Stegen. Dal 86’ Juanlu s.v.

Julen Lopetegui 6,5 - Il suo Siviglia sa fare la partita quando deve proporsi in avanti e sa soffrire quando l’avversario prende il sopravvento: squadra matura, pronta per recitare un ruolo da protagonista.

BARCELLONA

Ter Stegen 6 - Davvero poco impegnato dagli uomini di Lopetegui. Non ha responsabilità sul gol di Gomez: la conclusione dell’argentino è imparabile.

Araujo 6,5 - Se la cava su Gomez, che da quella parte è un cliente piuttosto scomodo. Poco prima dell’intervallo riporta in partita i suoi con una bella incornata di testa.

Pique 6,5 - Lotta con Rafa Mir e guida la linea arretrata di Xavi facendo valere la propria esperienza.

Garcia 6 - Partita ordinata la sua. Con Pique al suo fianco non va in apprensione e gioca spensierato. Dal 72’ Lenglet s.v.

Alba 6,5 - Ocampos si vede poco in fase offensiva e può così spingersi in avanti come suo solito, anche se non sempre preciso nell’ultimo passaggio.

De Jong 5,5 - Prestazione sufficiente dal punto di vista tecnico, perché è sempre pulito quando ha il pallone tra i piedi. Viene però ben controllato da Delaney e non dà il cambio di marcia al centrocampo blaugrana. Dal 85’ L. De Jong s.v.

Busquets 6,5 - Oscurato inizialmente da Rakitic, dopo l’espulsione di Koundé sale in cattedra e orchestra tutte le azioni degli uomini di Xavi.

Gavi 6 - Soffre terribilmente la pressione costante di Jordan, che spesso gli fa anche sentire i tacchetti. Ma non evita il contatto fisico e prova comunque a trascinare i compagni, nonostante la giovanissima età: è un predestinato.

Dembélé 6,5 - Secondo tempo da vera mina vagante. Dà imprevedibilità ai Blaugrana e quando scatta diventa devastante. Sfortunato nel finale, colpisce in pieno il palo facendo venire i brividi a Lopetegui e i suoi.

Jutglà 5,5 - Si muove tanto e svaria per tutto il fronte offensivo, ma viene sovrastato da Fernando. Dal 72‘ Nico Gonzalez s.v.

Ezzalzouli 6 - Primo tempo timido il suo. Nella ripresa invece sfrutta l’assenza di Koundé da quella parte e cerca più volte l’azione personale.

Xavi Hernández 6,5 - Il suo Barcellona ha già una propria identità e sa cosa fare sul terreno di gioco. E poi ha il merito di aver lanciato ragazzi giovanissimi e di talento, pronti ad esplodere nel calcio che conta.