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Zarrella, Tajani, gli infortuni e tantissimi tifosi. Così Iserlohn ha accolto la Nazionale

Zarrella, Tajani, gli infortuni e tantissimi tifosi. Così Iserlohn ha accolto la Nazionale
mercoledì 12 giugno 2024, 08:00Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Iserlohn, Germania

C'era Giovanni Zarrella ieri pomeriggio ad accogliere la squadra di Luciano Spalletti sul terreno di gioco dell'Hemberg Stadion. In Italia dirà pochissimo, ma in Germania è un cantante famoso. Ha tentato la carriera da calciatore nella Capitale giocando per un anno nel settore giovanile della Roma, s'è costruito la sua fortuna in Germania cantando intramontabili successi italiani per i nostri connazionali. Era lui l'ospite a sorpresa preannunciato dall'amministrazione comunale e ieri per scaldare l'ambiente ha intonato grandi classici - 'Nel blu dipinto di blu' e 'L'Italiano' - prima dell'ingresso dell'Italia.

E' stato un successone, ha acceso l'entusiasmo dei tifosi molto più del giro di campo della Nazionale. Per gli Azzurri la reazione è stata più composta del previsto, quasi misurata. Figlia dei tempi che corrono perché magari quest'Italia si farà, ma oggi è una squadra senza grossi nomi. Non a caso la vera ovazione è arrivata qualche minuto più tardi con l'ingresso di Gianluigi Buffon: lui sì che era una stella, pilastro di quella Nazionale che nel 2006 faceva base a Duisburg (meno di 90 chilometri da qui) e vinse la Coppa del Mondo. Questa invece è un'Italia che punta sulla duttilità e sul collettivo, sugli schemi e sull'intensità. Infortuni permettendo.
Da questo punto di vista ieri non sono arrivate buone notizie: oltre a Barella non si sono allenati Fagioli (affaticamento) e Frattesi, mentre Raspadori ha chiuso la seduta con una vistosa fasciatura al quadricipite destro. Il centrocampista che ha deciso Italia-Bosnia s'è fermato a scopo precauzionale dopo il primo quarto d'ora: nulla di grave, ma solo oggi inizieremo a capire chi sabato sera ci sarà e chi invece dovrà esser depennato per la sfida contro l'Albania.

La serata è stata poi l'occasione per inaugurare Casa Azzurri. Prima è arrivata la Nazionale, poi il Ministro degli Esteri Tajani che insieme al presidente della FIGC Gabriele Gravina s'è reso protagonista del taglio del nastro. Dichiarazioni incoraggianti, frasi di circostanza e cena di gala con sponsor e ospiti per concludere una giornata contraddistinta soprattutto dai tantissimi italiani accorsi sul posto per vedere l'allenamento dei ragazzi di Spalletti. Era l'unica occasione: da oggi l'Hemberg Stadion sarà blindato, aperto esclusivamente ai giornalisti ma solo per un quarto d'ora. L'esordio si avvicina e bisognerà arrivare alla gara con l'Albania con la giusta concentrazione: il girone è durissimo, sarà già decisiva.

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