Abildgaard: "La Samp ha la mia stessa fame. Sono uno che si rompe la testa per il club"

“Vorrei che i tifosi mi vedessero come qualcuno che si rompe la testa per la Sampdoria”. Parla così il centrocampista blucerchiato Oliver Abildgaard dalle colonne de Il Secolo XIX in edicola scherzando sugli scontri contro Shpendi del Cesena e Darboe del Bari: “Mi butto su ogni palla senza paura, come se fosse l’ultima, questa è la mia voglia di vincere.
Il centrocampista danese parla poi della posizione della formazione: “La classifica non corrisponde al nostro valore, abbiamo qualità e il nostro scopo è quello di proporre un gioco avvincente e segnare gol, ci alleniamo per questo anche se non è sempre possibile farlo. Penso che sia assolutamente giusto che tutti si aspettino tanto da questa squadra, ma anche noi abbiamo aspettative alte”.
Abildgaard si sofferma poi sul suo terzo campionato di fila in Serie B dopo quelli vinti con Como e Pisa ribadendo che questa Sampdoria ha valori importanti per fare un grande campionato in un torneo come quello di Serie B che è sempre complicato. E sottolinea l’importanza della mentalità vincente che permette, come successo nei due precedenti, di essere sempre sul pezzo e ottenere i risultati sperati.
Il danese poi torna anche sul mercato e sulla decisione di sposare il progetto ligure: “Ho ricevuto altre offerte in estate, ma l’istinto mi diceva Sampdoria. Quando l’ho affrontata da avversario, mi ha sempre trasmesso qualcosa di speciale. E quando mi è stato spiegato il progetto, ho riconosciuto la stessa “fame” che ho io dentro. Fredberg? Sapevo chi era, uno dei pochi dirigenti danesi di successo fuori dalla Danimarca, ma in precedenza non avevo mai avuto delle relazioni dirette”.
