Juve Stabia, Abate crede nell'impresa al Picco di La Spezia. Scalpita Gabrielloni

"Venderemo cara la pelle. Abbiamo grande rispetto per un avversario forte, ma vogliamo portare a casa la prima vittoria e proseguire il nostro percorso di crescita". Ha le idee chiare Ignazio Abate, tecnico di una Juve Stabia che sin qui ha raccolto meno di quanto meritasse. Se all'esordio, contro l'Entella, si era visto poco del repertorio tipico dell'ex trainer della Ternana, nelle due successive sfide interne contro Venezia e Reggiana il pubblico ha ammirato una squadra propositiva, coraggiosa, equilibrata, pronta ad assediare l'area di rigore avversaria pur senza concedere ripartenze. Con gli arancioneroverdi, autorevoli candidati al salto diretto di categoria, è stato un vero e proprio assedio, con Stankovic autore di quattro parate determinanti e una difesa in grado di arginare al meglio l'amato ex Andrea Adorante. Con la Reggiana gara quasi a senso unico, al punto che gli amaranto - solitamente molto pungenti - hanno preferito abbassare il baricentro limitandosi a contenere e a difendere lo 0-0. Anche in questo caso solo le prodezze del portiere hanno negato alle vespe la gioia dei primi tre punti stagionali, ma aver mantenuto l'imbattibilità subendo appena una rete è una nota di merito per l'allenatore, capace di valorizzare al massimo il reparto difensivo pur avendo perso una colonna come Peda e due esterni come Floriani Mussolini e Fortini che si applicavano al meglio in entrambe le fasi. Le statistiche certificano che la Juve Stabia è una delle squadra che ha calciato di più verso la porta e dunque aver realizzato soltanto un gol non è motivo di preoccupazione.
"E' solo questione di tempo, a me interessa che i calciatori abbiano idee e che creino occasioni. Se non siamo riusciti a vincere in casa vorrà dire che proveremo a farlo a La Spezia, nel rispetto di chi ha un organico forte, ma con la consapevolezza che sarà uno step importante e che possiamo mettere in difficoltà chiunque" aggiunse Abate subito dopo la gara contro la Reggiana, un modo per infondere coraggio ad un gruppo che "non deve vivere con l'ossessione della vittoria" e che sarà di scena in quello stadio che poteva essere palcoscenico della finale playoff se non ci fosse stata la beffa allo Zini di Cremona. Tornando all'attualità c'è molta curiosità per la composizione del reparto offensivo. Piscopo e Candellone godono della fiducia della dirigenza e dello staff tecnico, ma Gabrielloni è stato preso per essere titolare e sta lavorando per ritrovare una buona condizione fisica. Che possa essere lui la mossa a sorpresa da parte di Abate?
