Cagliari, Demuru: "A guardare il futuro nel breve vengono gli incubi. Scuffet in rampa di lancio"

Un ciclo terribile prima della seconda sosta del campionato di metà ottobre. Se è vero che il calendario non è stato benevolo, perlomeno si capirà da subito di che pasta è fatto il Cagliari quest’anno. A prescindere dal livello tecnico, la squadra dovrà esprimere tutte le proprie potenzialità caratteriali per affrontare compagini costruite con rose importanti in prospettiva di giocare in competizioni europee.

Ranieri ha il compito di motivare e non solo. Il mister sta provando varie soluzioni tattiche a seconda dell’avversario che si ritrova di fronte. Già a Bergamo ha utilizzato in partenza il 3-5-2 soprattutto per la penuria di elementi a disposizione. Il giorno prima della gara Di Pardo, Jankto e Pavoletti hanno dato “forfait” per motivazioni varie. Ed al Gewiss Stadium la squadra ha giocato praticamente solamente per un tempo, il secondo, dopo aver letteralmente regalato i primi 45’.

C’è stato poi il confronto con il Milan che ha assestato la quarta sconfitta consecutiva al Cagliari, lasciando la formazione rossoblù sola soletta all’ultimo posto in classifica ed un morale non propriamente alle stelle. Urgono rimedi per non perdere autostima e carica nervosa, ingredienti necessari ad una neo-promossa per affrontare un campionato che al momento pare al di sopra delle possibilità.

A guardare il futuro nel breve vengono gli incubi. Fiorentina in trasferta e Roma in casa sono due confronti da preparare senza timori reverenziali. Se è vero che la caratura tecnica dei prossimi avversari è superiore a quella rossoblù è anche vero che alcuni pronostici si possono ribaltare giocando con armi che esulano dalla tecnica pura. Ad esempio l’agonismo e la corsa potrebbero essere elementi da sfruttare al momento di affrontare queste squadre più attrezzate.

È fuor di dubbio che le sconfitte non aiutano a fare il pieno di autostima, resta però negli occhi la fotografia di una squadra che ha affrontato l’impegno infrasettimanale con il Milan mettendo in evidenza per alcuni frangenti del confronto delle doti interessanti in fase di fraseggio. Ora si tratta di attendere Firenze per una verifica. Con un occhio attento al ruolo di portiere. Radunovic non pare tranquillo, ha commesso un altro errore decisivo regalando il pareggio al Milan. È pronto Scuffet a subentrare, senza martirizzare il serbo, ma pianificando un avvicendamento temporaneo per fargli riordinare le idee.