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La storica numero 10 del Real Madrid: da Modric a Mbappé

La storica numero 10 del Real Madrid: da Modric a MbappéTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:30Altre Notizie
di Redazione TMW

Luka Modrić, con il suo trasferimento al Milan, ha lasciato libera la maglia numero 10. A fine luglio è stata riassegnata dai Blancos a Kylian Mbappé, realizzando il sogno del giocarore di indos͏sare lo stesso numero che già ha con la Francia. A contendersela, però, c'era anche Arda Güler. Vediamo tutti i retro͏scena di questa scelta.

I grandi club europei lasciano sempre il segno e fanno sognare milioni di tifosi. Il Real Madrid ha fatto parlare di sé per il posto vacante lasciato da Modrić nella semifinale del Mondiale per Club contro il PSG. Se non vuoi perderti i prossimi match, puoi trovare biglietti per Real Madrid - FC Barcellona su Hellotickets, puoi prenotarli in anticipo e programmare il tuo soggiorno. In fondo, un vero tifoso lo si trova sugli spalti a sostenere la propria squadra del cuore.

Perché la maglia 10 del Madrid è così importante
Allora, è chiaro che non stiamo parlando di un semplice pezzo di stoffa. La maglia numero 10 rappresenta un'eredità che è passata da Ferenc Puskás a Luis Figo fino a Modrić. Chi l’ha indossata ha fatto la storia del Real Madrid, ma la sua assegnazione ormai, non è più solo una questione di campo, ma anche economica. Grazie anche agli arrivi di Mbappé e di Jude Bellingham, il Madrid ha raggiunto i 196 milioni di euro di ricavi dal merchandising nel 2024, un record assoluto per i club europei.

La dirigenza Madridista, si aspetta un altro grande boom con il lancio delle divise della nuova stagione. Basta pensare che soltanto il primo giorno di vendita della maglia "Mbappé 9" ha generato circa 694 mila sterline di ricavi per gli ordini online. Ecco perché la società ha spinto affinché la 10 finisse sulle spalle del francese: ogni gol in campo equivale a migliaia di magliette in più sugli scaffali.

Mbappé: i numeri di un candidato naturale
Il campo, però, parla prima del marketing. Nel suo anno da esordiente in Liga, Mbappé ha chiuso con 44 reti totali, di cui 31 soltanto in campionato. Questi numeri rendono quasi scontato l'abbinamento tra il fuoriclasse e la camiseta più iconica. Oltretutto il 26enne capitano della Francia indossa la 10 in nazionale dal 2018.

In spogliatoio lo status di Mbappé non è in discussione. Guida l'attacco accanto a Vinícius e funge da calamita per gli sponsor. Cedere a lui la dieci non sposta gli equilibri tattici, resta comunque il centravanti di riferimento, ma dà un segnale forte: il Real punta tutto sul suo uomo copertina. Eppure, tra i corridoi di Valdebebas, qualcuno spingeva per un'alternativa che guardava al futuro e alle idee di gioco di Alonso, ma forse dopotutto per Arda Güler era troppo presto.

Güler, il nuovo volto del centrocampo di Alonso
Arda Güler è arrivato al Madrid come talento da sgrezzare. Oggi, a 20 anni, si propone come erede tecnico di Modrić. Al Mondiale per Club nessuno ha toccato più palloni di lui nel quarto di finale contro il Borussia Dortmund, replica di quanto accaduto nel turno precedente con la Juventus. Da trequartista, il turco è stato arretrato in regia da Xabi Alonso che vede in lui il perno di un 3-4-3 basato sul possesso e sulla pressione alta.

Per i puristi della cabala calcistica, consegnare la 10 a un regista che detta i tempi sembrava la scelta più romantica. Modrić l’ha fatto per dodici anni, e prima di lui Zidane. Güler ha mostrato una visione "da vecchio" nel corpo di un ventenne, unita a un mancino che ispira dei grandi paragoni (qualcuno lo chiama addirittura Turkish Messi). Nel suo primo anno ha raccolto minuti in crescendo e ha chiuso la stagione con 6 reti in tutte le competizioni.

Il dilemma, semmai, era gerarchico. Può un talento ancora in formazione prendersi un numero che fa vendere milioni e al tempo stesso sopportare la pressione mediatica? Alonso, che di responsabilità in mezzo al campo se ne intende, lo sta proteggendo. "Meglio farlo crescere senza aggiungere peso extra", ha confidato allo staff e alla dirigenza.

Non ci sono dubbi su Mbappé. Tecnica, brand e pronostici
Alla fine la decisione spettava a Florentino Pérez, che ha ascoltato sia il parere di Alonso sia le considerazioni economiche generali. Mbappé ha preso la 10 subito e ha lasciato la 9 libera per un nuovo centravanti, mentre Güler continuerà a brillare con un numero secondario in attesa di maturare. Una soluzione salomonica che accontenta gli sponsor e lo spogliatoio e non mortifica il turco, libero di concentrarsi sulla crescita.
La stampa ha suggerito che Güler non abbia fatto pressioni: vuole giocare, non posare per le foto. Alcuni tifosi madrileni, però, vedevano in lui l'erede spirituale di Modrić e avrebbero voluto che il club premiasse la linea verde. I social erano divisi: da una parte l'hashtag #Mbappe10 dominava X, dall'altra #Guler10 era diventato un trend in Turchia da settimane.
Una cosa è già certa: il Real Madrid se ne intende di marketing e di hype. Questo ballottaggio aperto ha alimentato le supposizioni e i pronostici e, nel frattempo, sono state vendute tante magliette provvisorie. Ma dal 29 luglio è stato tutto chiaro: la 10 è di Mbappé.

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