Di nuovo Grassi per la rinascita del Rimini? L'ex dirigente: "Sempre a disposizione"
Nel futuro del Rimini, dopo l’esclusione dal campionato, potrebbe esserci ancora Giorgio Grassi già protagonista della rinascita del 2016 dall’Eccellenza, proprio come sarà dopo questo ennesimo fallimento, che portò i romagnoli al ritorno fra i professionisti in due anni. Dalle colonne del Corriere Romagna Grassi si è detto infatti disponibile a tornare e dare una mano: “Il malato vero è il calcio italiano per come è strutturato, il Rimini è stato solo vittima di questo sistema a partire dalla famigerata retrocessione a tavolino durante il Covid che non aveva alcun fondamento sportivo visto che mancavano 14 gare alla fine del campionato e per un pasticciatissimo algoritmo che doveva prevedere, in ogni caso, che noi retrocedessimo. - prosegue l’ex dirigente - La Federazione è un monstrum burocratico che non ha nessun interesse a fare il bene della società e a trovare formule efficaci per evitare i fallimenti. Quello che è successo al Rimini ne è la conferma”.
Spazio poi alla situazione in Romagna fra passato e futuro: “La nostra esperienza passata è stata davvero importante in Eccellenza e Serie D, ma poi abbiamo pagato lo scotto dell’inesperienza fra i professionisti. Il primo consiglio che posso dare è lasciar perdere (ride Ndr), ma tornando seri direi che bisogna ricominciare con grandissima umiltà. Scegliendo il direttore sportivo giusto e anche il responsabile del settore giovanile. Uno dei miei errori è stato anche quello di non cercare un buon rapporto con Confindustria”.
Infine spazio al possibile ritorno: “Credo che il calcio sia come il supplizio di Tantalo, il supplizio di chi spinge un masso su una collina che poi rotola sempre giù. Nel calcio il masso lo devi sempre spingere, io questa fortuna l’ho avuta, capire da dentro cosa vuol dire avere una società professionistica. - conclude Grassi - Io escluderei un nuovo impegno nel calcio, ma se qualcuno mi vuol chiamare sono sempre a disposizione”.











