Morte di Karl-Heinz Schnellinger: il ricordo di amici e tifosi
Gianni Brera sosteneva che i calciatori biondi sembrano più bravi degli altri perchè si notano di più. Forse almeno in parte è vero. Quando nel 1963 Karl-Heinz Schnellinger comincia a giocare nel Mantova, non conosce una parola di italiano. Si rivolge quindi così all'allenatore Bonizzoni : "Ego sum Schnellinger". E quell'altro, strabuzzando gli occhi : "Ego sum Bonizzoni, sprichst du Deutsch?".
E' l'inizio di una storia fatta di robustezza e affidabilità . Presto cominciarono a chiamarlo Volkswagen, perchè la fantasia non sempre è la dote degli appassionati di pallone. (testo: M. Crosetti )
Karl-Heinz Schnellinger se ne è adato all'eta' di 85 anni, è morto al San Raffaele di Milano il 20 maggio 2024:
Riportiamo sotto il pensiero che molti amici gli hanno tributato:
Marino Bartoletti:
Quanto ti abbiamo odiato "Karlo" Schnellinger quella notte in cui all'Atzeca segnasti contro di noi l'unico gol della tua vita in Nazionale (e invece ti avremmo dovuto ringraziare perché da quel momento nacque la "partita del secolo"). Ma quanto ti ha voluto bene chi ha poi avuto il privilegio di conoscere la tua ruvida simpatia. Per non parlare dell' intelligenza sul campo, che il Paron adorava. Aufwiedersehen mein Freund. Un abbraccio a Birgit
Giuseppe Di Cera:
Il Milan e tutti i suoi tifosi perdono un grande pezzo della loro gloriosa storia, perché Karl Heinz Schnellinger non c'è più. Il poderoso difensore tedesco, che tra i rossoneri gioca dal 1965 al 1974, è mancato all'età di 85 anni.
Proveniente dalla Roma, assieme all'argentino Angelillo, Schnellinger è punto di riferimento del Milan di Nereo Rocco con cui vince (non solo) lo scudetto e la Coppa delle Coppe nel 1968, la Coppa dei Campioni e Intercontinentale nel 1969.
Con la maglia della Germania, nel 1970, firma il momentaneo pareggio nella semifinale con l'Italia nei mondiali messicani. Se quella partita è diventata memorabile lo si deve anche al nostro "Panzer".
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Da stanotte piangiamo due volte Karl Heinz Schnellinger: la prima quando lascia il Milan nel 1974, la seconda perché saluta questo mondo all'età di 85 anni.
Il "panzer,", nato a Duren nel 1939, è rossonero dal 1965 al 1974. Nove anni in cui diventa campione d'Italia nel 1968 e vince la Coppa delle Coppe nello stesso anno e poi la Coppa dei Campioni e Intercontinentale nel 1969. Chi non è tifoso del Milan lo ricorda per il momentaneo pareggio nella semifinale mondiale tra Italia e Germania, terminata 4-3. Se quella partita è diventata "La partita" è anche merito suo.
Luca Serafini:
Addio Carlo. Uno dei miei primi idoli. Onorato di averti conosciuto e di aver lavorato con tua figlia Birgit Schnellinger. Non dimenticherò mai un incontro con gli studenti della Statale: io, te e Giovannino Lodetti. Tornai bambino quel giorno. A te dobbiamo quell’Italia-Germania 4-3 che senza quel tuo gol, forse l’unico della tua carriera, al 90’, sarebbe passata come una delle semifinali più noiose della storia. Un abbraccio, una preghiera, e qualche lacrima ️ Karl Heinz Schnellinger