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Stadio Cagliari, Giulini: "Costo previsto 125 milioni. Cessione? Porte aperte a eventuali partner"

Stadio Cagliari, Giulini: "Costo previsto 125 milioni. Cessione? Porte aperte a eventuali partner"TUTTO mercato WEB
martedì 1 marzo 2022, 12:05Altre Notizie
di Francesco Aresu
fonte dall’inviato alla Unipol Domus

Conferenza stampa a tre voci all'Unipol Domus per la presentazione dell'accordo di investimento tra Cagliari Calcio e Costim per la creazione di una newco per la costruzione del nuovo stadio di Cagliari. Presenti Tommaso Giulini, presidente rossoblù, l'avvocato Francesco Percassi, presidente di Costim e Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari.

Queste le dichiarazioni del patron del Cagliari, Tommaso Giulini: “Abbiamo firmato ieri un accordo di investimento con Costim, per un veicolo che chiameremo Nuovo stadio per semplicità e sarà il veicolo che riceverà sia il debito bancario che il contributo pubblico per la costruzione dell’opera. Ci sarà una concessione di 50 anni e poi l’opera tornerà al Comune e in 50 anni dovrà rientrare dell’investimento. Ci sarà un canone di 2 milioni di euro per poter giocare nello stadio, ci sarà la sponsorizzazione della Unipol che sicuramente avrà una sua parte nel nome. Ci sarà un rientro da parte del gestore dell’hotel dello stadio, sul quale ancora non possiamo svelare il gruppo internazionale che gestirà la struttura. Speravo di poter presentare entro fine febbraio il progetto definitivo e il piano economico finanziario, purtroppo il repentino aumento dei costi delle materie prime di costruzione ci hanno portato a dover rivedere completamente le stime e quindi ci vorranno ancora un paio di mesi. In questi due mesi gli obiettivi sono salvarsi e poi presentare a maggio il progetto, e per rimanere in Serie A".

Sui costi
"Dalle attuali stime il costo complessivo di costruzione, che include anche le demolizioni, si aggira intorno ai 125 milioni. Il dialogo con la Regione? C’è un dialogo stretto e c’è bisogno dell’impegno di tutti, ma all’interno della cifra detta in precedente si parla solo di costi per la costruzione senza considerare i contributi. Noi facciamo questo progetto con il Comune di Cagliari, non ci interessa se i finanziamenti arrivino dalla Regione, dal Governo o dall’Europa. Ma non credo che la Regione si tirerà indietro, tutti daranno la loro mano. Per Cagliari e per la città questo è un obiettivo importante. L’Italia vuole aggiudicarsi l’Europeo del 2028 o del 2032 e la Figc mi ha fatto sapere che Cagliari è presa in considerazione per l’evento. Questo vuol dire che stiamo progettando uno stadio da 25mila posti ma ampliabile a 30mila posti. Stiamo aspettando sul progetto definitivo e stiamo analizzando tutto al meglio perché vogliamo andare a colpo sicuro in un momento così complesso sul mercato. Non vogliamo sbagliare, guardate cosa è successo a Bologna con 30 milioni di differenza tra quelli messi dal club e dal Comune per restaurare lo stadio e poi con l’aumento dei costi la cifra non è bastata per i lavori. Noi non vogliamo che questo accada".

La ripresa sul campo
"Non voglio fare voli pindarici, quando sono arrivato dissi che mi sarebbe piaciuto competere per l’Europa e per tanti anni mi hanno fatto pagare questa dichiarazione. Quindi vorrei evitare questo tipo di malinteso. Ora concentriamoci su questi due mesi per la salvezza. Arriviamo da delle buone gare ma fino ad ora non abbiamo fatto nulla dopo un disastroso girone d’andata. Veniamo comunque da una gara poco più che discreta a Torino e quindi freniamo gli entusiasmi. La squadra è in ripresa ma nulla è scontato quindi continuiamo a lavorare per raggiungere l’obiettivo".

Sulle voci di cessione
"L’investimento sullo stadio allontana totalmente ogni voce su un’eventuale cessione? Sicuramente il ruolo di presidente, a maggior ragione in una squadra che rappresenta un’isola, è un ruolo complicato. Qui è più complesso di altre piazze. Spesso ti ritrovi solo nelle difficoltà e poter avere il supporto di partner importanti in questa iniziativa come Costim e Unipol fa piacere, poi io non chiudo le porte a nessuno. Guardate quello che è successo a Bergamo all’Atalanta con nuovi investitori. Avere al proprio fianco dei partner importanti che ti aiutino nelle scelte e nelle difficoltà credo che potrebbe aiutare il club. Lascerò? La mia risposta non è né sì né no, vedremo. Ognuno è artefice del proprio destino. Per noi l’obiettivo è solo quello di toglierci più soddisfazioni possibili”.

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