Champions, Benfica sul filo del rasoio. Mourinho lo sa: "Con l'Ajax è una finale domani"
"È una vera finale questa partita?", domanda un giornalista. "Credo di sì", risponde José Mourinho. E non potrebbe essere altrimenti per lo Special One, allenatore del Benfica al momento aggrappato con le unghie alla speranza di poter compiere un'impresa e qualificarsi ai playoff di Champions League anche se attualmente staziona al penultimo posto della classifica unica con zero punti. Alla vigilia della partita contro l'Ajax ad Amsterdam, valida per il quinto turno del torneo, la situazione per le Aquile è delicatissima. Al pari dei lancieri, invece fanalino di coda per ugual punteggio ma differenza reti peggiore.
"Le due squadre sono nella stessa situazione", riconosce Mourinho. "Non mi sono preoccupato di capire il calendario che l’Ajax avrà dopo, ormai non ho grande interesse per questo. Ma questa partita è fondamentale. Nove punti potrebbero essere sufficienti. Una squadra che perde domani avrà ancora speranza di qualificarsi con tre vittorie nelle ultime tre gare, ma dal punto di vista oggettivo, le nostre prossime tre non sono molto facili. Per questo considero fondamentale vincere domani".
Quanto alla possibilità di vedere in campo Manu Silva, l'ex allenatore di Roma e Inter si è lasciato andare ad una battuta: "Manu non ha 90 minuti nelle gambe, ovviamente non inizierà la partita, e anche nei minuti che potrà avere e in cui potrà aiutarci può essere limitato. Non è venuto qui per turismo o a stare in panchina ad applaudire", sottolinea. "Se dovrà giocare, giocherà. Ha limitazioni riguardo al minutaggio, all’intensità della partita, al ritmo: lì ha ancora qualche problema. Ma può giocare. Dal punto di vista del recupero dell’infortunio, sta bene. È un giocatore di cui abbiamo bisogno per avere più equilibrio nella rosa. Se è qui è perché ci può aiutare".













