Kane: "Venire al Bayern una delle migliori decisioni della mia vita, voglio restare a lungo"
Harry Kane, attaccante del Bayern Monaco, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Arsenal.
«Sarà una partita dura per noi. Se l’Arsenal è in alto in Champions League e in Premier League, un motivo c’è: sono una squadra molto solida. Dovremo essere concentrati in ogni zona del campo e metterli in difficoltà nel recupero palla. Dobbiamo sfruttare i nostri punti di forza, a partire dal pressing. In campo ci saranno due delle migliori squadre al mondo».
Kane ha poi ricordato le sue tante sfide ai Gunners quando vestiva la maglia del Tottenham:
«Ai tempi degli Spurs segnare nel derby del Nord di Londra era sempre un grande momento. Ma ora non si tratta più di me contro l’Arsenal, bensì di Bayern contro Arsenal. Sono in un buon periodo di forma: voglio solo aiutare la squadra e segnare gol».
Sul piano tattico Kane ha evidenziato le qualità dei londinesi:
«L’Arsenal ha tanti giocatori forti e conosce bene il nostro modo di pressare e recuperare il pallone. Siamo bravi a creare occasioni subito dopo il recupero, ma questo comporta anche dei rischi. Sarà una battaglia e tutto si deciderà su chi saprà fare meglio negli spazi stretti».
L’attaccante ha parlato anche del suo ambientamento a Monaco:
«Trasferirmi al Bayern è stata una delle decisioni migliori della mia vita. Mi sto godendo ogni momento: la nuova lega, le notti europee, la Bundesliga, le diverse culture. Questo percorso mi ha aiutato a crescere e migliorare. Sono aperto a restare qui a lungo: siamo una delle migliori squadre d’Europa e non c’è altro club in cui vorrei giocare. Ho ancora 18 mesi di contratto, e sono felice».
Infine, Kane ha elogiato il tecnico Vincent Kompany:
«Ho una grande opinione di lui: dal modo in cui tratta noi giocatori, a come ci alleniamo e prepariamo le partite. È un esempio perfetto di come deve comportarsi una squadra. Ha tirato fuori il meglio di me: il coraggio di pressare alto, non avere paura dei duelli individuali, la mentalità, la dominanza. Ci ha dato tutti grande fiducia».













