Cazorla vive una seconda giovinezza a Oviedo: "Gioco finché posso, poi resterò nel calcio"
A 40 anni, Santi Cazorla sta vivendo una seconda giovinezza con la maglia del Real Oviedo, la squadra della sua terra. Dopo una carriera ventennale tra Villarreal, Arsenal e Qatar, il centrocampista spagnolo ha finalmente realizzato il sogno di tornare a "casa", riportare gli Azules in Primera División e chiudere il cerchio di una carriera straordinaria.
In un’intervista a L’Équipe, Cazorla ha confessato che potrebbe essere la sua ultima stagione, ma non esclude nulla: "È quasi certo che sarà l’ultima. I giovani mi superano! Ma voglio godermela e prendermi cura di me. Stiamo parlando di un rinnovo. Tutti i miei ex compagni mi hanno detto: gioca finché puoi, perché poi ti mancherà tutto questo".
Non pensa ancora al futuro da allenatore, ma lascia aperta una porta: "Xavi mi disse in Qatar che anche lui non voleva, finché il corso da tecnico non gli fece scattare qualcosa. Forse succederà anche a me". Cazorla ha ricordato il dramma vissuto all’Arsenal: "Un colpo al piede nel 2013 mi rovinò. Giocavo tra le lacrime, con infezioni e undici operazioni. In Inghilterra mi dissero che rischiavo di perdere la gamba". Solo la tenacia e un trapianto di pelle - con il tatuaggio di sua figlia - gli salvarono la carriera. Oggi, con il sorriso e l’umiltà di sempre, Cazorla è tornato simbolo e ispirazione. "Solo aver giocato un Mondiale cancella ogni sofferenza. L’Arsenal è stata la mia scelta migliore. La vita mi ha dato tantissimo".











