Evergrande è in crisi, il Guangzhou di Cannavaro chiede aiuto al governo: rischia di sparire

Dieci anni fa, un semi-sconosciuto argentino diventava il terzo giocatore più pagato al mondo, dietro solo Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Si trattava di Dario Conca, che venne ingaggiato dai cinesi del Guangzhou Evergrande. Da lì a poco sarebbe stato seguito da tanti altri calciatori (e allenatori), sudamericani ed europei, attirati dalle lusinghe del Paese asiatico e dai contratti faraonici che le squadre erano disposte a corrispondere.

Oggi, però, il calcio cinese rischia di perdere il club più rappresentativo del decennio, dopo aver perso i campioni uscenti dello Jiangsu Suning e aver assistito alla fuga dei migliori calciatori in pochi mesi. A Shenzhen, infatti, il colosso Evergrande è in crisi e anche la sopravvivenza del Guangzhou (che oggi si chiama Guangzhou Julebu, visto che la Federcalcio vieta l'utilizzo di nomi legati a grandi proprietà o sponsor) è minacciata. Con un debito di oltre 250 miliardi di euro, una rinegoziazione respinta dai creditori e le proteste crescenti dei piccoli investitori, i vertici del club allenato da Fabio Cannavaro hanno chiesto aiuto alle autorità locali e attendono la risposta del governo cinese. A riportarlo è Il Sole 24 ore.