Falsificarono i documenti dei nonni per giocare con la Malesia: la FIFA sospende 7 calciatori

Clamoroso caso di frode sportiva in Malesia. La FIFA ha sanzionato sette calciatori accusati di aver falsificato le origini dei propri nonni per ottenere la cittadinanza malese e poter vestire la maglia della nazionale. L’indagine, durata diversi mesi, ha coinvolto atleti provenienti da Spagna, Argentina, Brasile e Olanda, tra cui spiccano Gabriel Arrocha (Tenerife), Jon Irazabal, Facundo Garcés (Alavés), Rodrigo Holgado, Imanol Machuca, João Figueiredo e Hector Hevel, molti dei quali militano nel club malese Johor Darul Ta'zim.
Secondo quanto emerso, i giocatori avevano presentato documenti falsi che attestavano la nascita in Malesia di uno dei loro nonni, requisito necessario per l’idoneità a giocare con la nazionale. Grazie a questa truffa, alcuni di loro hanno partecipato al match di qualificazione alla Coppa d’Asia contro il Vietnam del 10 giugno 2025, vinto 4-0 con due reti proprio di Holgado e Figueiredo. Ma una denuncia successiva ha portato la FIFA a scoprire la falsificazione.
La sanzione è pesantissima: tutti i giocatori sono stati sospesi per un anno da qualsiasi attività calcistica e multati di 2.000 franchi svizzeri, mentre la Federazione malese dovrà pagare una multa record di 350.000 franchi. Il Vietnam, inoltre, potrebbe vedersi assegnata la vittoria a tavolino per 3-0. Tra i coinvolti, il nome più noto è quello di Facundo Garcés dell’Alavés, che resterà fermo almeno fino all’autunno 2026.
