Il padre di Yamal esagera, Laporta abbassa i toni: "Ha 18 anni, tutto questo può sopraffarlo"
Joan Laporta, presidente del Barcellona, ha risposto alle polemiche sollevate dal padre di Lamine Yamal in seguito al Pallone d’Oro 2025, vinto da Ousmane Dembélé. Mounir Nasraoui aveva dichiarato, all’uscita dal Théâtre du Châtelet a Parigi: "L’anno prossimo sarà nostro", contestando il trionfo di Dembélé e definendo l’assegnazione un "pregiudizio morale" nei confronti del figlio.
Intervistato da RAC1, Laporta ha smorzato i toni: "Il padre è molto passionale, ma dobbiamo ricordare che Lamine ha solo 18 anni e tutto questo può sopraffarlo un po’. Avrebbe voluto vincere, come Raphinha o Pedri, che è il migliore nel suo ruolo. Ma Lamine gestisce bene le aspettative grazie alla maturità che dimostra". Il presidente ha sottolineato il talento del giovane: "Terminare secondo a 18 anni è straordinario. Lamine è il giocatore più talentuoso al mondo, ha vinto due Trofei Kopa consecutivi, mai riuscito a nessuno, ed è competitivo, professionale e lavora tantissimo in allenamento. Tutti gli impongono aspettative, ma lui le affronta bene".
Dopo la cerimonia, Yamal ha persino pensato alla squadra: lungo il viaggio verso l’aeroporto, ha comprato hamburger per tutta la delegazione del Barça, mostrando ancora una volta la sua semplicità e il legame con i compagni. Poco fa si è complimentato con il rivale, definendo il suo rendimento "eccellente".













