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Lotta contro l'omofobia, Clauss: "È difficile cambiare la mentalità dei calciatori"

Lotta contro l'omofobia, Clauss: "È difficile cambiare la mentalità dei calciatori"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 10:56Calcio estero
di Michele Pavese

Le squadre della Ligue 1 e della Ligue 2 mostreranno il loro sostegno alla lotta contro l'omofobia nel fine settimana indossando un particolare budge sulle loro maglie. Ogni anno, però, in Francia scoppia la polemica per il rifiuto da parte di alcuni giocatori di prendere parte a queste iniziative. È il caso di Mostafa Mohamed, l'attaccante del Nantes che ha già deciso di non giocare contro il Montpellier così come aveva fatto anche nelle passate stagioni.

Nel mondo del calcio l'argomento è ancora delicato, come ha sottolineato Jonathan Clauss in un'intervista rilasciata a L'Equipe. "È un tema che non è ben visto", spiega il nazionale francese. "Alcuni giocatori non vogliono sentir parlare di omosessualità per paura dell'opinione pubblica. Ma a me non importa affatto, non ho alcun problema con la mia sessualità! Non capisco come la vita degli altri ci influenzi quando non sono affari nostri. Mi chiedo: 'Cosa c'entra con me?'"

L'ex giocatore del Lens assicura di non aver mai assistito ad atti omofobi nello spogliatoio, né ad alcun rifiuto di partecipare alle attività della Professional Football League. Lui dice di essere assolutamente pronto ad accettare un coming out di un compagno di squadra. "Gli direi: 'Ok, fantastico, e adesso?'. Per me non cambierebbe nulla, ma per altri forse non è così. Alcuni giocatori direbbero: 'Lo rispetto, lo saluto ma non gli parlo'. È molto difficile cambiare la mentalità, perché per la maggior parte dei giocatori il mondo è fatto di uomini e donne che stano insieme e deve finire lì. Penso che sia una battaglia senza fine, perché non ci sarà mai il 100% delle persone d'accordo. E il semplice fatto che ci sia un dibattito è un problema".

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