Marsiglia, De Zerbi ai suoi: "Spero mi seguano: altrove è più facile, ma non è così bello"
Il Marsiglia riscatta la caduta in Champions contro l'Atalanta e si prende la vetta della Ligue 1, seppur a pari punti con il Lens e in attesa del big match di questa sera tra Lione e PSG. A fine partita, come riportato da L'Equipe, il tecnico dell'OM Roberto De Zerbi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Oggi (sabato, ndr) abbiamo giocato una grande partita. Mi sono divertito dalla panchina. I giocatori hanno giocato bene: hanno mosso palla velocemente, hanno mantenuto il possesso quando necessario e hanno attaccato quando necessario. Abbiamo concesso un'occasione nel primo tempo, poi poco altro. Abbiamo continuato a pressare nella ripresa. Abbiamo bisogno di questo controllo della partita, di questa qualità, ma ovviamente ci sono altre cose che serviranno. Ora vado al campo di allenamento, salgo in macchina e guido verso l'Italia, fumando sigarette e ascoltando musica mentre penso alla mia formazione titolare per il Nizza (il 21 novembre, ndr)”.
Grande prova del centrocampo: "Ho parlato individualmente con (Arthur) Vermeeren e (Angel) Gomes. Dobbiamo mantenere il possesso palla, muovere la palla per rientrare in partita, avere molti giocatori vicino alla palla e, se la perdiamo, siamo in tanti a recuperarla. Dobbiamo correre rischi, spingere in avanti, attaccare. Nel peggiore dei casi, subiremo un gol in contropiede, ma nessuno morirà. Dobbiamo concentrarci sul gioco, sul divertirci. Se attacchi, potresti avere più possibilità di vincere. Alcuni potrebbero non averlo notato, perché leggo e a volte seguo le notizie, ma abbiamo segnato 28 gol, il miglior attacco del campionato e siamo in testa alla classifica. Questa squadra è costruita per attaccare".
Testa già al prossimo impegno, alla ripresa dopo la pausa per le Nazionali: "Dobbiamo già prepararci alla prossima tempesta, perché arriverà, non sappiamo quando, ma arriverà. Quindi, se ti prepari, sai già che è così, ed è questo il bello. Ho detto ai giocatori di non perdere questa opportunità unica, di rimanere qui, perché altrove è più facile, ma non è così bello. Spero che mi seguano, perché non sono un eroe. Non sono più forte: è difficile anche per me, ma forse sono più vecchio e quindi cerco di apprezzare ciò che Marsiglia ci offre di bello, ed è tanto".











