Nuovo Camp Nou, l'ispettorato scopre 79 immigrati irregolari turchi tra i lavoratori
La recente inaugurazione dello Spotify Camp Nou (non ancora al 100% della capienza) ha portato gioia al Barcellona, ma i festeggiamenti sono stati subito offuscati da nuovi problemi legati ai lavori di ristrutturazione dello stadio. Dopo la visita dell'ispettorato del lavoro catalano, sono stati scoperti 79 lavoratori provenienti dalla Turchia senza i regolari permessi, una violazione considerata molto grave dalla legge sull’immigrazione.
I lavoratori erano stati ingaggiati dalla subappaltatrice Extreme Works, una delle molte aziende coinvolte. A seguito dell’ispezione, l’azienda è stata multata per 1,09 milioni di euro e ha poi deciso di licenziare tutti gli operai, rispedendoli in Turchia, anche se non tutti hanno fatto ritorno nel loro Paese. Non si tratta del primo caso: a causa delle irregolarità riscontrate in passato nel cantiere, ammontano a circa tre milioni di euro le sanzioni, con oltre 200 procedimenti disciplinari aperti.
Tra i profili coinvolti ci sono saldatori, elettricisti e tecnici della sicurezza: "Ci hanno ingannati: ci avevano detto che tutto era a posto, legale, ma non era così. Se lo avessimo saputo, non saremmo venuti", ha raccontato uno degli operai a El Periódico. Molti si sono rivolti ai sindacati per regolarizzare la loro posizione, aprendo ora un contenzioso che potrebbe complicare ulteriormente i lavori al Camp Nou, già fonte di preoccupazioni per il club catalano.













