Salah nel mirino della critica a Liverpool dopo lo sfogo: "Egoista, parla solo quando vuole"
Le parole di Mohamed Salah dopo il 3-3 contro il Leeds hanno acceso ulteriormente le tensioni in casa Liverpool, mettendo l’attaccante egiziano al centro delle polemiche. Già criticato da ex stelle della Premier League, Salah è finito nel mirino anche del Liverpool Echo, dove Paul Gorst ha firmato un editoriale durissimo definendolo “egoista” e pronto a parlare solo quando necessario per difendere i propri interessi.
Gorst ha ricordato come, nelle 420 gare disputate con i Reds, Salah abbia concesso appena tre interviste post-partita prima dello sfogo di sabato: nel 2018 dopo aver raggiunto quota 40 gol, nel 2019 dopo la Champions League e nel 2024 quando ammise di essere “più fuori che dentro” prima del rinnovo. Il suo presentarsi davanti ai microfoni dopo il pari col Leeds è stato quindi interpretato come un gesto significativo, quasi un messaggio diretto alla società.
Secondo il giornalista, l’egiziano ha parlato “come un animale ferito”, colpito nell’orgoglio dalle tre panchine consecutive e deciso a creare pressione in un momento delicatissimo, alla vigilia della sfida di Champions con l’Inter. Un comportamento giudicato controproducente e potenzialmente destabilizzante per l’ambiente.
Se in passato le sue uscite pubbliche avevano portato benefici - come il maxi rinnovo dopo la doppietta al Southampton - questa volta, sostiene Gorst, Salah rischia di spaccare tifosi e società. E il responso dell’ambiente potrebbe non essere quello che il campione egiziano si aspetta.











