Saudi Pro League, tra le big ci sarà anche il Neom? La matricola vuole sorprendere subito

Negli ultimi anni la Saudi Pro League è diventata una calamita per le stelle del calcio mondiale, con club come Al Nassr, Al Ittihad, Al Ahli e Al Hilal che non hanno badato a spese per rinforzarsi con grandi giocatori provenienti dall'Europa. Ora, però, si affaccia sulla scena un nuovo attore: il Neom SC, squadra che vuole trasformarsi in simbolo di un progetto tanto ambizioso quanto futuristico.
Il club ha radici lontane: nato nel 1965 come Al-Suqoor Club, ha trascorso gran parte della sua storia tra seconda e terza divisione. Dopo l’acquisizione da parte della società NEOM - la stessa che sta costruendo la megalopoli futuristica "The Line" nel deserto saudita - il club ha cambiato nome nel 2023 ed è diventato il Neom Sports Club, conquistando rapidamente la ribalta. Il cuore del progetto sarà il futuristico NEOM Stadium, il cui completamente è previsto per il 2032: un impianto sospeso a 350 metri dal suolo, capace di accogliere 45.000 spettatori e destinato a ospitare le partite del Mondiale 2034 che si disputerà in Arabia Saudita. Un’opera visionaria che però divide gli esperti: tra chi ne celebra l’innovazione e chi denuncia i rischi ambientali ed etici.
Sul campo, il Neom SC ha già investito 90 milioni di euro per costruire una rosa di spessore, guidata da Christophe Galtier. E molti dei nuovi volti sono francesi: da Lacazette a Doucouré, fino a Benrahma, oltre a giovani talenti come Zézé e Bouabré. Il futuro dirà se il Neom sarà un semplice esperimento o una big che contenderà il titolo alle società più storiche.
