Yamal è già campione di polemiche generate. Il caso Spagna solo l'ultimo della lista
Lamine Yamal ha tutte le carte in regola per diventare il miglior giocatore al mondo e al tempo stesso il giocatore più insopportabile al mondo. La sua classe viaggia di pari passo con le polemiche che si trascinano dai suoi comportamenti. Anche quando questi sono involontari.
L'ultimo in ordine cronologico è diventato un caso Nazionale. Con la N maiuscola a indicare la selezione calcistica. Il trattamento invasivo di radiofrequenza al quale si era sottoposto gli fa saltare gli impegni con la Spagna, con la Federazione (RFEF) che non era al corrente dell'intervento, che indicava peraltro la necessità di riposo assoluto per 7-10 giorni.
Il duro comunicato della RFEF è già di per sé abbastanza indicativo e la risposta del Barcellona non ha raffreddato gli animi, tutt'altro. Anche in questo caso, dove il responsabile principale è evidentemente il club, ha comunque messo in cattiva luce Yamal.
Il problema sulle questioni legate a Yamal è sorto da tempo. Nemmeno un mese fa la scelta di non rilasciare più autografi gratuiti ai tifosi, né sulle maglie né su altri oggetti, nemmeno all’uscita del centro d’allenamento. Tutto questo creando ulteriore distanza tra il calciatore e il tifoso. Passando per l'idea della madre di organizzare una cena per incontrare i tifosi, ovviamente dietro pagamento tra i 100 e i 350 euro. Il padre Mounir Nasraoui non ha perso occasione per polemizzare sul mancato conseguimento del Pallone d'Oro, in barba ai successi ottenuti da Ousmane Dembélé.
Prima del Clasico ha affermato: "Rubano, si lamentano sempre..." in riferimento al Real Madrid, con Dani Carvajal e Vinicius che a fine partita zittiscono il giocatore.
E poi la festa per i 18 anni, con l'ingaggio di persone affette da nanismo che ha portato alla reazione da parte dell'ADEE, associazione spagnola che rappresenta le persone affette da acondroplasia e altre displasie scheletriche. Che in un comunicato ha condannato fermamente l'accaduto, annunciando anche "azioni legali e sociali per tutelare la dignità delle persone con disabilità".











