Gol pesanti, al momento giusto: in questa volata finale, Giroud sta facendo l'Ibrahimovic

Non vinci un mondiale per caso. Una Champions, figurarsi. Nei palmares dei giocatori del Milan, nei palmares dei giocatori della Serie A, ce n'è uno solo che può definirsi campione in carica di entrambe le competizioni. E nelle ultime settimane ha deciso di ricordarlo a tutti. Quando il gioco si è fatto duro, Olivier Giroud ha iniziato a giocare. Ed è lui ad aver consentito ai rossoneri di tenere vivo il sogno scudetto.
Gol pesanti. L'ultimo è arrivato contro il Napoli. Con la caviglia squarciata, il francese ha deciso una partita che mette Pioli in una posizione di maggiore tranquillità. Il Diavolo, aspettando il sempiterno recupero di Bologna-Inter, è avanti a tutti in classifica. Negli scontri diretti, non teme più nessuno. Perché, prima di stendere gli azzurri, Giroud gli ha regalato anche il derby: un uno-due, di risultato e di minutaggio, che ha quasi fatto sbandare i nerazzurri e consegnato al Milan una posizione di vantaggio anche nella classifica avulsa rispetto ai cugini nerazzurri. Prima, c'è stata anche la prestazione con la Roma, altro turning point di un campionato che comunque vada a finire avrà la firma del transalpino.
Giroud è il nuovo Ibra del Milan? Sull'inevitabile dualismo tra i due "grandi vecchi" dell'attacco dei rossoneri, anche per le prospettive di mercato future, si è già scritto. A prescindere da quel che sarà, l'ex Chelsea sta rappresentando quello che è stato Ibra nel post lockdown. Il ritorno dello svedese, in una squadra molto giovane e molto povera di campioni - nel senso di giocatori già realizzati e vincenti - ha dato carisma e fiducia. In un solo colpo, il Milan di Ibra ha iniziato a volare, colmando lo spazio-tempo che lo divideva dalle avversarie. Con Giroud, il passaggio successivo sembra possibile: nel momento in cui Zlatan si è dovuto defilare tra acciacchi ed età, il francese è venuto fuori in maniera prepotente. Come non sempre ha fatto in carriera, lui abile gregario di grande classe ma pur sempre gregario, è divenuto protagonista e trascinatore. Del resto, sa come si fa a vincere: non sempre gli è riuscito, in Inghilterra per esempio non il campionato, ma lo ha fatto da inizio carriera. Dalla ribalta col Montpellier, la più grande sorpresa nella storia recente della Ligue 1. Vincere col Milan non sarebbe paragonabile: ci vuole anche rispetto per la storia rossonera. Ma, dieci anni dopo, sarebbe pur sempre una sua vittoria.
