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Tardelli a La Stampa sul regista dell'Inter: "Calhanoglu e le regole immutabili del calcio"

Tardelli a La Stampa sul regista dell'Inter: "Calhanoglu e le regole immutabili del calcio"TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Marucci
venerdì 9 febbraio 2024, 08:58Rassegna stampa
di Paolo Lora Lamia

In un suo fondo su La Stampa, Marco Tardelli ha parlato dell'Inter che ha dato ancora più forza al suo primato battendo domenica scorsa la Juventus: "Ho visto un’Inter bella, concreta e spesso spettacolare che Simone Inzaghi ha plasmato a propria immagine e somiglianza. È riuscito a costruire una squadra partendo dal reparto più importante, la difesa. Solida e sicura".

Focus su un calciatore in particolare: "Una sua idea mi ha colpito in particolare ed è uguale a quella che ebbe Ancelotti, quando spostò Pirlo davanti alla difesa: non per proteggerla con la forza, ma con la tecnica e la fantasia. Ebbene, Inzaghi ha fatto lo stesso con Calhanoglu. Nella partita contro la Juventus, con il centrocampista turco ho rivisto il calcio che amo, fatto di colpi da tempo sempre più rari. E lo si è capito anche dall’entusiasmo di telecronisti e opinionisti nel descrivere le sue giocate. Ma per un calciatore di quei livelli, un nazionale poi, dovrebbe essere la normalità e infatti per Calhanoglu è la normalità. Come lo era per Totti, Causio, Baggio, Rivera, D’Amico, Beccalossi etc etc. Tutti giocatori di livello che ti facevano vedere in ogni gara la loro enorme qualità di colpi e nessuno si meravigliava".

In chiusura: "Nel calcio si vince in tanti modi diversi, oggi vanno di moda i numeri: 4-4-2, 3-4-3, 5-3-2, 4-3-2-1, 4-3-1-2, ma sempre 11 contro 11 e spesso e volentieri vincono gli undici migliori. Non si vince per il modulo, la fortuna o gli arbitraggi sbagliati. Si vince per la qualità dei giocatori e per la capacità di commettere meno errori dell’avversario. Regole, queste, che non tramonteranno mai".

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