Andreazzoli e la terza avventura a Empoli. Dalla promozione senza ko al divorzio del 2022

Non c'è due senza... tre. Manca soltanto l'ufficialità, ma Aurelio Andreazzoli sarà l'allenatore che prenderà il posto di Paolo Zanetti, esonerato poco fa dopo il 7-0 preso dagli azzurri contro la Roma domenica sera. Quella del tecnico nato a Massa il 5 novembre 1953 sarà, appunto, la terza avventura sulla panchina del club azzurro e dovrà cercare di risollevare le sorti della squadra il prima possibile, visto che l'avvio è stato di quelli da dimenticare, con quattro sconfitte nelle prime quattro giornate di Serie A.
La promozione e l'esonero.
La prima volta che Fabrizio Corsi lo ha chiamato in Toscana risale al dicembre 2017, quando prese il posto di Vincenzo Vivarini in Serie B. Nelle 23 giornate che aveva a disposizione Andreazzoli riuscì a non perdere mai, mettendo insieme 16 vittorie e 7 pareggio, che consentirono all'Empoli di chiudere il campionato al primo posto, con la conseguente promozione in Serie A. Nella stagione successiva le cose non sono però andate bene, visto che l'avventura al Castellani durò soltanto 22 giornate, con sei vittorie, quattro pareggi e dodici sconfitte. Al termine dell'annata gli azzurri non riuscirono a salvarsi.
La seconda avventura.
Nell'estate 2021 lo stesso presidente Fabrizio Corsi decise poi di puntare nuovamente su Aurelio Andreazzoli, affidandogli la panchina, e questa volta il tecnico rimase in sella tutta la stagione, chiudendo al quattordicesimo posto, frutto di dieci successi, undici pareggi e diciassette ko. Poi il nuovo addio, consensuale, prima della chiamata di poche ore fa, con l'allenatore pronto alla sua terza parentesi in azzurro.
