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Bologna, Mihajlovic: "Distratti, ma abbiamo recuperato due volte. I giovani faranno strada"

Bologna, Mihajlovic: "Distratti, ma abbiamo recuperato due volte. I giovani faranno strada"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 17 maggio 2021, 23:00Serie A
di Niccolò Pasta

Sinisa Mihalovic, tecnico del Bologna, parla ai microfoni di Sky nel post partita di Verona: “E’ stata una partita equilibrata, difficile. Fisicamente potevamo farcela, ma di testa eravamo distratti. Sono le partite di fine campionato in cui non vuoi perdere, abbiamo recuperato due volte ma non abbiamo fatto la partita che volevamo, per questioni mentali non fisiche”.

Che ha detto a Ravaglia?
“Sapevamo che loro giocano a uomo, ma con certi movimenti dipende chi lo attaccava e si poteva liberare un uomo. Gli dicevo prima che arrivasse la palla di guardare e avere le idee di cosa fare. Quando gli arriva la palla, la stoppa, ed è tardi, gli dicevo di guardare tutto il campo per capire cosa succedeva e che un uomo era sempre libero. Non era facile, è alla sua quarta in Serie A. Questa era la partita più difficile perchè loro pressano, non era facile per nessuno”.

Dei tre giovani che hanno esordito, chi è il migliore in prospettiva?
“E’ presto per dirlo, tutti e tre hanno prospettiva altrimenti non avrebbero esordito. Il polacco Urbansky è tipo Pjanic, con tempi di gioco e che vuole sempre palla, ma è meno strutturato. Il centrale è forte e di personalità, gioca con due piedi. La punta mancina ha buoni movimenti e deve crescere, ma è ben strutturato. Se non si montano la testa e continuano a lavorare hanno un bel futuro. Sono bravissimi ragazzi, si comportano bene, sono timidi e gentili, ma non in campo e gli fa onore. Sono sicuro avranno un grande futuro”.

Vignato come sta andando?
“Quando uno ha qualità e la testa giusta può giocare ovunque e lui l’ho messo mediano, interno, esterno, trequartista, a tutta fascia, è un ragazzo meraviglioso. Parla poco, è introverso, ma ha tutte le carte in regola per diventare grandissimo. Si vede che la famiglia gli è stato dietro, non è viziato, è gentile e ha personalità, senza paura. Deve difendere da italiano e attaccare da brasiliano e lo sta facendo, può prendere le cose migliori dalle due nazionalità. Migliorerà ancora, sono molto contento di lui”.

L’ultima è importante, la affascina la sfida?
“Sono sicuro ci manderanno un arbitro come si deve, visto che abbiamo avuto solo esordienti e hanno fatto un po' di danni. Metteranno un arbitro giusto, da Valeri, Giacomelli. Posso scommetterci cosa volete. Poi la partita si giocherà, sulla carta non c'è partita ma noi ce la giocheremo. Anche per Milan-Cagliari non c’era partita, ed è finita 0-0. Il calcio è bello perchè ogni partita non si sa come finisce”.

Tornare al Bentegodi le fa un effetto particolare?
“Sicuramente quando sono sceso in campo nel tunnel mi sono tornate le emozioni, ho avuto la commozione. Vedendo quella scala che saliva sopra, che quasi due anni fa mi sembrava infinita, oggi l'ho superata bene e anche l’area tecnica mi sembrava più piccola. Ora sto meglio di due anni fa. Sto bene, ho avuto emozioni, anche in albergo, allo stadio. Avevo un po’ le lacrimucce ma non le facevo vedere. Se torno indietro a due anni fa e penso ad oggi, io ho totalmente recuperato e sto meglio di prima, sono molto contento. Il risultato è sempre un pareggio e non è cambiato niente (ride, ndr). Io nonno? Questa cosa inizia a darmi fastidio perché tutti mi prendono in giro. Sono contento, ho una figlia meravigliosa e un genero a cui voglio bene come un figlio. Si amano e per un padre e la cosa importante è quella. Da nonno mi immagino quando lo porterò in giro e mi chiederanno se è mio figlio”.

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