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Como, Fabregas: "Mi sto italianizzando? Sì, perché voglio vincere. Morata..."

Como, Fabregas: "Mi sto italianizzando? Sì, perché voglio vincere. Morata..."TUTTO mercato WEB
Yvonne Alessandro
Oggi alle 15:42Serie A
Yvonne Alessandro

Vigilia di Como-Cagliari, match valido per l'undicesima giornata di Serie A. A presentare la sfida del Sinigaglia a breve l'allenatore dei lariani, Cesc Fabregas, dal centro di allenamento.

Impressionante lo 0-0 contro il Napoli...
"Siamo ancora all'inizio, anche se un quarto di stagione è già fatta. La squadra ha avuto abbastanza continuità, la squadra è in crescita, prendiamo meno gol, la squadra crede in quello che facciamo. I ragazzi giovani continuano a farsi vedere. Valuto giorno dopo giorno quello che mi danno i ragazzi. La partita che mi è piaciuta di meno? Contro il Bologna, abbiamo perso. Ma anche contro il Genoa e la Cremonese, dove abbiamo perso punti. Sì, ci sono momenti in cui si può fare meglio".

Continuando così si può arrivare in Europa?
"Tutto può succedere. Nessuno pensava che la Fiorentina fosse ultima in classifica, ma può succedere. Come il Leicester che ha vinto la Premier League. Noi piedi per terra, umiltà assoluta e continuare a lavorare".

Dopo Napoli era arrabbiato per non aver vinto. Ripensandoci, le dà ancora fastidio? La squadra ha tirato poco in porta...
"Ovvio che questo è uno step in più da aggiungere al nostro modello di gioco. Per questo dico che l'ingiustizia dell'allenatore è che non ha tempo per fare tutto. Noi dobbiamo lavorare per tante cose e vincere, adesso, vedendo la nostra squadra, la vedo molto completa, con tanti cambiamenti ma la stessa idea. Adesso quello che mi manca è una squadra ogni volta più dominante. Abbiamo dovuto lavorare tanto sull'aggressione. Adesso usiamo molto di più altri giocatori e in maniera diversa, ma ha bisogno di tempo, abbiamo un nuovo modo di attaccare. Però ora ti vengono a pressare e sappiamo cosa fare. Con uno step in più saremo ancora più completi e con più possibilità di vincere. Ma si può fare solo col lavoro. Poi sì, dobbiamo tirare di più ma stiamo lavorando su come si attacca".

Come stanno gli infortunati?
"Kempf a disposizione, può giocare. Si era gonfiata un po' la caviglia, ha recuperato molto bene, ha fatto una risonanza e sta bene. Può giocare con una fasciatura. Goldaniga deve fare un'operazione, l'anno scorso non ha giocato contro l'Inter ma prima è stato un soldato, ha giocato con un tendine sofferente. Ha fatto un trattamento in estate, ha provato ed è tornato, anche se non al 100%. Ora... l'ha visitato uno specialista, il consiglio era l'operazione perché c'era il rischio che il tendine si rompesse. Parlandoci tre giorni fa, a 32 anni se ti rompi il tendine la tua carriera è finita. Così abbiamo deciso tutti insieme di fare l'operazione, non ci sarà per 2 mesi-2 mesi e mezzo. A Dossena manca una settimana per allenarsi da solo, poi ha bisogno di un mese per tornare con noi".

Sergi Roberto?
"Torna dopo la sosta".

Cagliari squadra pericolosa, anche con gli esterni, tra cui Palestra...
"Sì, lavora molto bene, con bei giocatori e tanta esperienza. Hanno fatto alcune cose difficili da analizzare, se giocano a 5 o a 4, ma è una squadra dalla struttura e dalle idee molto chiare, ti possono fare male con giocatori veloci o che dalla panchina possono cambiare la partita. Ha fatto una grandissima partita. Ma noi se vogliamo essere là davanti dobbiamo vincere e non perdere. Avere la mentalità per vincere ed essere protagonisti. Per fare buono il punto al Maradona, questo è il sogno".

TMW - Diego Carlos è impressionante. Ma com'è possibile visto che nell'ultima metà di stagione scorsa è sempre stato fermo al Fenerbahce?
"Diego Carlos lo conosco bene dal Siviglia, era un portento fisicamente. Veloce, contundente, qui in Serie A ci sono tantissimi duelli e per questo non si vede tanto calcio. Lui questo te lo dà, deve migliorare ancora tante cose, noi difendiamo molto alti, poi nell'ultima partita non ha giocato finché Kempf non si è fatto male. Però ti dà esperienza, giocare queste partite (quella di Napoli, ndr) per qualcuno è speciale, per lui è solo una gara in più. Speriamo continui così, è un ragazzo d'oro, aiuta ed è entrato molto bene".

Il Cagliari è difficile da leggere però...
"Pisacane lo conosco bene, abbiamo una bella amicizia, l'ho chiamato dopo il Verona e lui è sempre tanto aperto per confrontarsi. Abbiamo giocato contro la Feralpisalò, a me sembrava molto forte. Palestra? Una delle grandi sorprese del campionato, è fortissimo, non lo conoscevo. Una delle squadre più alte e fisiche d'Europa, sarà una gara fisica".

Perrone ha avuto qualche problemino pre-Napoli, ma è convocato con l'Argentina. E Diao torna con il Senegal...
"Domanda difficile, ma oggi non voglio parlare di questo, di nessun giocatore e non voglio entrare nel tema. Se ho parlato con i CT? Sì, ma alla fine anche i giocatori devono prendersi responsabilità. Non voglio farli andare? Non ho detto niente (ride, ndr)".

Il possesso palla è finalizzato più alla fase offensiva o a tenere lontani gli avversari?
"Quando palleggi e c'è il possesso, ci sono tante cose di cui benefici. Napoli è la partita dove abbiamo corso di più. Anche io ho fatto sprint importanti, senza GPS (ride, ndr). Ma quando giochi con una grande squadra sono abituati al possesso palla, e quando ce l'hanno gli altri la palla a loro non piace. È un momento per farli arrabbiare. Se giochi contro una squadra abituata solo a difendersi, è diverso. Però l'altro giorno al Maradona palleggio e movimento li ha tenuti lontano dalla porta. Dopo manca gente in area, cattiveria, fame e ambizione. Ma ci stiamo lavorando".

Lascerete mai possesso palla all'avversario?
"No, mai. Poi magari mi fai gol in contropiede, ma per me non esiste. Se mi sto italianizzando? Sì, perché voglio vincere. Loro ti mettono 6 giocatori davanti e indietro ce ne sono solo 4. Difendere solo in 4 è difficile. E il gol di Vojvoda col Verona è una cosa in più. Io continuo con la mia idea".

Esonerati Pioli e Vieira. In 3 giornate esonerati 3 allenatori...
"Ho il mio pensiero, ho già detto quello che volevo dire. Il calcio è calcio. Il Genoa ha lavorato con Vieira molto bene e non può vincere una partita, poi arriva un nuovo allenatore e vince? Con un allenamento? Per cambiare? Non si può spiegare. Tudor? Arriva un altro allenatore e vince l'Udinese... non si può spiegare. Gente giovane magari fa fatica ad avere il ritmo alto, noi abbiamo perso 4 punti con due rossi. Difficile giudicare gli episodi comunque, io giudico l'allenatore dopo 38 partite".

Morata dopo Napoli?
"A me è piaciuto. Contro Atalanta e Juve ha fatto una grande partita, non conta solo tenere palla ma difende la palla, anche in area. Ha quella voglia. Per quello che vogliamo fare è molto adatto. Io sono molto contento, sta crescendo, in un nuovo posto con nuovi compagni".

Ha fatto tanto discutere il suo discorso a proposito dei giorni liberi da dare ai giocatori...
"Quando puoi far vedere alla squadra che senza mollare, puoi scherzare senza perdere e tieni il focus per l'allenamento... è difficile. La vita va velocissima. L'altro giorno mio figlio ha fatto un gol. Sono momenti che ti devi godere. Fossimo Inter, Milan, Juve non ci sarebbe tempo per godersi niente, ma noi siamo diversi e facciamo le cose in maniera diversa. In alcuni momenti ti volti indietro e vedi dove sei ora... è importante. Pensiamo in maniera competitiva. Poi una cosa sicura nella vita è che tutti moriremo. E mi dispiacerebbe se a 60-70 anni non hai goduto niente. Mia moglie ad esempio mi rende una persona stabile. I 30 giocatori andati via dal Como, dimmene uno che sta facendo meglio di quello che ha fatto qua. Io ho fatto l'errore da giocatore. Non sempre il giardino del vicino è più verde del tuo. Io valorizzo il mio lavoro e mi godo 5 minuti in 2 settimane".

C'era Smolcic tutto laterale sul rigore di Morata...
"Dall'altra parte avrebbe dovuto esserci qualcun altro per la respinta, ma stava dormendo. Il problema è che in allenamento fanno sempre gol su rigore. Io voglio pensare che siano un caso tutti questi errori dal dischetto. Ha sbagliato Cutrone prima, Nico che è bravo a calciare da fermo. Anche Messi e Ronaldo, Maradona anche... però Morata se la sentiva. Ed era la cosa giusta, ha preso la palla e ha calciato. Ho parlato con Nico e gli ho chiesto perché non avesse calciato lui. Per la fiducia e la relazione tra loro. Su rigore ce ne sono 2-3 che calciano meglio di Morata".

Quando li calciava lei i rigori glielo dicevano o decideva lei?
"Sì, ma non mi hanno mai detto niente. Però mi piace che qualche giocatore si prenda la responsabilità di farlo".

Pisacane quindi è un libro aperto?
"Noi siamo pronti, poi vediamo quello che succede. Con Pisacane ho un rapporto molto aperto, quando parla di tattica si vede che parla con il cuore. A me queste persone piacciono molto. Abbiamo parlato tante ore insieme. Comunque tutti sanno come giocano Guardiola, Xavi, tutti guardano tutto".

Kuhn ha avuto qualche problema fisico, ma Addai è scelta tecnica a Napoli?
"Sì, scelta tecnica. Possono giocare tutti. Noi volevamo una squadra dove tutti potessero giocare, per dare opzioni a me come allenatore e alla squadra. Poi dipende dall'avversario. Conta solo che lo sappiano i giocatori, che c'è competizione sana e che diano il massimo sempre".

15.42 - Finisce la conferenza stampa.

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