Corrado non è d'accordo con ADL: "Le convocazioni valorizzano i giocatori. Pochi italiani all'estero"
Nel corso dell’intervista rilasciata a TMW dal Premio Viareggio Sport 2025 il presidente del Pisa, Giuseppe Corrado, ha parlato delle critiche di Aurelio De Laurentiis alle nazionali, colpevoli dei tanti infortuni registrati dai club di Serie A: “Io credo che nel calcio le regole si conoscano: ci sono le convocazioni per le nazionali, poi è normale che squadre importanti rischino di avere tanti giocatori fuori. Fa piacere perché la convocazione è il premio alle scelte che l'azienda ha fatto, e di converso è l'impegno che però l'azienda deve lasciare ai propri tesserati.
Credo che se non venissero convocati il presidente sarebbe ancora più preoccupato, perché vuol dire che i giocatori si valorizzerebbero di meno. Invece, quando vengono convocati poi si può anche rischiare che si infortunino, come capita anche si possano infortunare durante una partita di campionato”.
La Nazionale?
“Diciamo che vorremo vedere l’Italia ai Mondiali, sarebbe un peccato il contrario, detto da tifoso. Poi in realtà, quando ci sono dei problemi, bisogna cercare soluzioni e capire quali siano i veri problemi: oggi la nazionale è l'espressione di un movimento che non sta percorrendo la strada giusta, stiamo facendo scelte sbagliate. Il calcio italiano è la somma delle sue società, come l’industria: qualcosa va corretto, nelle scelte, perché il movimento possa crescere. Dobbiamo abituare i nostri ragazzi a crescere, ad avere coraggio. A volte crescere può anche voler dire andare a giocare all’estero: tante nazionali hanno diversi elementi che non giocano nel proprio Paese d’origine. Più che troppi stranieri, abbiamo pochi italiani che vanno a giocare all’estero e poi tornano per giocare con la Nazionale. Speriamo di riuscire a porre rimedio a questa situazione, poi sui playoff dico che l’Italia ha i giocatori per potercela fare”.













