Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Gregucci: "Grido d'allarme di Sarri è perché non ha tempo di incidere sulla rosa"

ESCLUSIVA TMW - Gregucci: "Grido d'allarme di Sarri è perché non ha tempo di incidere sulla rosa" TUTTO mercato WEB
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
mercoledì 1 dicembre 2021, 17:10Serie A
di Lorenzo Marucci

La Lazio e il pensiero di Sarri sul calendario troppo fitto. Ne abbiamo parlato con Angelo Gregucci, grande ex biancoceleste. "Che ci siano troppe partite ravvicinate mi pare evidente - dice a Tuttomeercatoweb.com - ma è un tema che va ridiscusso su altri tavoli. L'Uefa e la Fifa devono tener presente questo allarme. Oggi però è palese che se vuoi fare calcio ad alto livello i ritmi sono quelli. Se vuoi giocare la Champions il ritmo è quello. Maurizio ha vinto anche l'Europa League ed è abituato al calcio di alto livello visto che era in Premier, ha esperienza sotto tutti i punti di vista".

I problemi della Lazio dunque quali sono?
"Bisogna ridare una certa filosofia di calcio diversa, dopo un quinquennio in cui c'era un altro tipo di gioco, quello di Inzaghi. Sarri ha altre idee e necessita di più tempo: il grido d'allarme è perchè non può incidere sulla rosa: non ha tempo di farlo nelle pause perché tanti giocatori devono rispondere alle convocazioni e quindi le difficoltà aumentano. Ha avuto forse un po' di tempo nel ritiro estivo ma per cambiare mentalità ne occorre di più. Per Inzaghi all'inter il discorso è diverso perchè tra lui e Conte ci sono delle similitudini".

Il Sarrismo non è finito dunque...
"Se si fa riferimento al calcio del Napoli, lì aveva interpreti differenti: tutto era nato su sue intuizioni ben precise e aveva un attacco che si è mutato, prima con un cannoniere come Higuain poi inventandosi un reparto di piccoletti, giocando con palla terra e ottenendo grandi risultati. Ha ottimizzato le sue idee di calcio con giocatori funzionali".

Da ex viola pensa che la Fiorentina sia da Europa?
"Il progetto è ben avviato, ora necessita di valutazioni soprattutto su Vlahovic, giocatore che sta facendo benissimo ma può anche essere boomerang... Mi spiego: occorre vedere cosa succederà a gennaio, se la Fiorentina intende privarsene subito di fronte ad un'offerta importante. La mia idea è che a fine stagione si fanno due conti e la Fiorentina comunque farà una gran plusvalenza. Vlahovic vale tanto anche a livello internazionale, la qualificazione ai mondiali con la sua nazionale gli ha dato un plus. Credo che questa alla fine possa essere la soluzione più corretta".

E i viola sono da Europa se Vlahovic resta fino a fine stagione?
"Penso di sì, questo ragazzo tra l'altro è solido di testa nonostante sia giovane. E ha serenità coraggio: nonostante questo bombardamento mediatico è sempre avvelenato e carico, è molto determinato, deve tanto alla Fiorentina e per lei sta dando tutto".

© Riproduzione riservata
Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile