Inter, tutti sul carro Diouf. Acquisto giusto, solo al posto sbagliato (finora)
Un due tre, Andy Diouf. Buona la prima, da titolare, per il centrocampista francese dell’Inter, ieri a segno con il Venezia in Coppa Italia. Dopo un avvio di stagione da comparsa, o anche meno, l’ex Lens si è preso la scena con la rete segnata ai lagunari, al debutto dal 1’ in nerazzurro a San Siro. Confermate le buone sensazioni nel finale del derby e anche nella gara di Pisa. Come pure l’idea che ci fosse un fraintendimento di base.
L’acquisto giusto… al posto sbagliato. Almeno finora. Sulla carta, Diouf - per il quale l’Inter ha investito 20 milioni di euro più bonus - era arrivato quando i nerazzurri cercavano un centrocampista. Un’alternativa a Koné, che la Roma ha trattenuto fino all’ultimo. In quella posizione, complice il fatto che Cristian Chivu non si sia (per ora) discostato dal 3-5-2 inzaghiamo, non lo si era mai visto: troppa gamba, nel senso di propensione offensiva, poca legna, nel senso che schermare la difesa non pare troppo nelle sue corde. Almeno, non al punto da convincere il tecnico romeno a schierarlo.
Due in uno. Con il Venezia, invece, Chivu pare aver risolto due “problemi” in uno, entrambi relativi ai principali - almeno a livello economico - acquisti della scorsa estate. Diouf a destra, Luis Henrique a sinistra: entrambi a piede invertito, e quindi con approccio molto lontano a quello degli esterni titolari dell’Inter, Dumfries e Dimarco, ma entrambi più che convincenti. Risposte che servono anche a definire il mercato di gennaio: sulle fasce, tutto sommato, Ausilio potrebbe anche evitare di cercare forze fresche. E magari (a maggior ragione se dovessero aprirsi nuovi scenari per Frattesi, che non aveva certo bisogno della Coppa Italia per mostrare il suo valore) tornare a valutare investimenti in mezzo al campo.











