Juve, serve una svolta: Tudor sotto esame, squadra chiamata a reagire

La Juventus, ieri, è tornata al lavoro dopo la debacle contro il Como. I bianconeri hanno già messo nel mirino la sfida contro il Real Madrid. Per Tudor sono arrivate buone notizie, visto che Miretti e Zhegrova sono tornati in gruppo. Entrambi dovrebbero essere a disposizione per la gara contro il Real Madrid. Adesso, il tecnico croato dovrà decidere chi giocherà al Bernabeu, ma dopo i recenti risultati di certo non potrà permettersi figuracce. Infatti, il rischio, prima della gara contro il Como, poteva essere che la Juventus desse già per persa la sfida contro il Real Madrid e che facesse un ampio turnover. Ma la sconfitta di domenica ha chiaramente lasciato delle scorie pesanti e, di certo, brutte figure non saranno più accettate dalla società. A Madrid servirà quantomeno una prova di orgoglio e si dovrà vedere un equilibrio maggiore, perché la Juventus va troppo a folate e questo, per una squadra di livello, non è accettabile. Tudor dovrà metterci del suo, ma anche gli stessi giocatori dovranno dimostrare di essere degni della maglia bianconera. Inoltre, ieri, la Juventus ha annunciato il rinnovo di Rugani: “ La storia insieme continua: Daniele Rugani rinnova il contratto con la Juventus fino al 30 giugno 2028, legando sempre più il suo futuro e la sua carriera ai colori bianconeri”.
Tudor sotto osservazione.
Già prima della sfida contro il Como, la posizione di Tudor sembrava essere in bilico. Ma dopo la sconfitta patita contro i lariani, la sua panchina è sempre più traballante. La Juventus non vuole arrivare a un esonero, ma di certo si sta guardando intorno. La stagione è solo all’inizio e non si può buttare tutto all’aria dopo pochi mesi. Per questo motivo, Tudor è in bilico e deve trovare soluzioni nuove per far ripartire la Juventus. Comolli segue tutto con grande attenzione, ma la domanda da farsi è se davvero ci sia ancora sintonia tra la società e l’allenatore. Le recenti dichiarazioni di Tudor hanno aperto delle riflessioni e, in particolare, la frase relativa al mercato e a un Fabregas che si è potuto costruire la squadra ha lasciato intravedere delle crepe. Adesso, però, bisogna resettare tutto, sia per quanto riguarda il campo sia a livello di comunicazione. Tudor è chiamato a dare delle risposte e le prossime gare saranno fondamentali per il suo futuro. La sfida contro il Real Madrid, però, non sarà un banco di prova, visto il coefficiente di difficoltà molto alto, ma contro la Lazio non si potrà più sbagliare. Perciò, per Tudor inizierà una serie di sfide da dentro o fuori, e solo vincendo potrà salvare la sua panchina.
Anche la squadra è chiamata a dare di più.
In queste ore, sul banco degli imputati, però, non può e non deve esserci solo Igor Tudor. Anche i giocatori sono chiamati a dare di più. A questa squadra manca la cattiveria e la fame di voler perseguire a tutti i costi la vittoria. L’immagine emblematica sembra essere quella di Kalulu che perde completamente Kempf dopo appena 4 minuti. Un difensore non può permettersi un errore del genere e, soprattutto, alla Juventus leggerezze di questo tipo non sono ammesse. I bianconeri, da troppi anni, si trovano senza leader, e anche Locatelli, che è il capitano, è chiamato a dare di più non solo in campo ma anche fuori. Le frasi fatte nel post-partita lasciano il tempo che trovano e ora serve dare un segnale sul campo. Anche giocatori che ormai sono alla Juventus da tanti anni, come Gatti e Cambiaso, devono dare di più. Il numero 27 bianconero è reduce da una serie di prestazioni deludenti e, per un giocatore che ambisce a giocare ad alti livelli come lui, tutto questo non è sufficiente. Adesso il gruppo Juventus deve mettere da parte l’“io” e lasciare spazio al “noi”. Perché Tudor ha certamente commesso i suoi errori, ma alla fine non possono essere solo Conceição e Yildiz a metterci il giusto impegno. Solo le loro buone prestazioni non possono bastare e anche gli altri giocatori sono chiamati a dare delle risposte, altrimenti, a fine anno, servirà una rivoluzione profonda, perché la Juventus merita di avere una rosa composta da calciatori all’altezza del suo blasone.
