L'ex capitano dell'Udinese Calori: "Solet ha dimostrato di essere un top. A Bertola va dato tempo"

Per parlare dell'imminente sfida di Coppa Italia tra Udinese e Carrarese ha parlato ai microfoni del Messaggero Veneto l'ex difensore e capitano dei bianconeri Alessandro Calori: "La squadra cercherà di oliare i meccanismi creati nell’ultimo periodo. Certo, bisogna essere subito sul pezzo, perché l’avversario metterà in campo orgoglio e tutto ciò che ha a disposizione. Non bisogna snobbare nessuno, specialmente a inizio stagione. Sulla carta tutto gioca a vantaggio dei bianconeri. Il pre-campionato è stato positivo, sono maturati buoni risultati che, però, lasciano il tempo che trovano. La squadra ha detto addio a elementi importanti, ci sono stati tanti cambiamenti. Ma questo è il modo di operare della società, la logica c’è ed è chiara. Penso anche che chi sinora non ha potuto vedere tutte le sue qualità può farlo ora. Un esempio? Iker Bravo".

Vede Solet come erede a livello di leadership di Bijol?
"Se rimane a Udine, sarà lui la guida. Il suo potenziale è fuori categoria. Nelle prime sei gare che ha giocato in Italia ha già dimostrato di essere un difensore top. Bertola? Ha portato a termine un percorso importante in serie B ed è un ragazzo dei più quotati nel suo ruolo. Ora ha compiuto il balzo in A e bisogna dargli il tempo per migliorare. Ho fiducia in Kristensen: ha un anno di esperienza in più e questo aspetto inciderà".

Giusto ripartire anche da Runjaic?
"Sì. Il suo lavoro fino a tre quarti della scorsa stagione è stato ottimo e ricordo che i 40 punti non erano mai stati raggiunti a marzo negli ultimi anni. Anche nel prossimo torneo bisognerà pensare prima di tutto a salvarsi. Credo che i bianconeri rientrino nel novero di quelle formazioni che punteranno a conservare la categoria il prima possibile".