L'Inter annulla un attacco da 238 milioni di euro. Ma la serata di Champions è amara per Chivu
238 milioni di euro e... zero gol. La serata di Champions League è di quelle amare per l'Inter, con la squadra nerazzurra che esce da San Siro con 0 punti, beffata da un rigore (contestatissimo in campo) assegnato al Liverpool nel finale e trasformato da Szoboszlai. E pensare che fino a quel momento (88') per una volta la partita aveva visto protagonisti più che gli attaccanti, i difensori nerazzurri. Capaci, nonostante le difficoltà legate a condizioni fisiche non propriamente ottimali, di stoppare il super attacco del Liverpool.
I Reds allenati da Arne Slot, infatti, si sono presentati con i due acquisti deluxe dell'estate di calciomercato (non solo di Premier League): da una parte Isak, pagato 143 milioni, dall'altra Ekitike, prelevato per "soli" 95 milioni. Una prestazione - quella dei due attaccanti del Liverpool - annullata quasi in toto da Akanji (titolare dopo una vigilia in dubbio per febbre, Acerbi (costretto però ad uscire dal campo già al 31'), Bastoni e Bisseck (entrato al posto di Acerbi, appunto).
Complice una buona prova del centrocampo, in assenza dei tre punti e dei gol degli attaccanti, Chivu stava per portare a casa l'aspetto più positivo della serata di Champions: la prova più che solida della sua retroguardia, in continuità con quanto fatto vedere tra campionato (clean sheet con Como e Pisa) e Coppa Italia (5-1 al Venezia). Poi il misfatto, con la trattenuta dello stesso Bastoni su Wirtz. Da lì, l'arbitro al VAR e la decisione finale. Con l'Inter che resta a secco.











