L'Udinese di Runjaic ha tre pilastri fondamentali. E si è permessa di rinunciare a Lovric
Ci sono tre pilastri fondamentali, nell'Udinese che si affacciava a questa annata di Serie A con meno certezze del solito, avendo perso in una sola estate tutto l'attacco dell'annata precedente, visto che con il nove Lucca è andato via pure il fantasista, nonché capitano designato Thauvin.
I tre blocchi sui quali poggia l'attale progetto dell'Udinese sono un difensore e due centrocampisti. E se il profilo di Solet, già protagonista dello scorso campionato, non stupisce per la sua presenza tra i maggiormente utilizzati, magari lo svedese Karlstrom, essendo meno appariscente, potrebbe essere stato notato di meno. Impossibile invece che stupisca sapere che Runjaic rinuncia mal volentieri ad Atta, talento che sta abbagliando molti. Avendo due certezze di questa risma in mezzo al campo, l'assenza di un altro potenziale pilastro come Lovric non si è fatta sentire. C'è curiosità, infine, attorno a cosa potrà offrire il giovane attaccante esterno Gueye, del quale ha parlato un gran bene anche il suo dirigente Nani, fino a qui visto all'opera per una mezz'oretta.
UDINESE
I più impiegati: Jesper Karlstrom (1143 minuti), Oumar Solet (1140 minuti), Arthur Atta (1038 minuti), Razvan Sava (720 minuti), Hassane Kamara (708 minuti).
I meno impiegati: Abdoulaye Camara (0 minuti), Idrissa Gueye (34 minuti), Rui Modesto (41 minuti), Lennon Miller (144 minuti), Sandi Lovric (178 minuti).











