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Sebino Nela: "Roma, credi allo Scudetto. Dybala e Pellegrini? Discorsi aperti"

Sebino Nela: "Roma, credi allo Scudetto. Dybala e Pellegrini? Discorsi aperti"TUTTO mercato WEB
Daniele Najjar
Oggi alle 20:53Serie A
Daniele Najjar
fonte Niccolò Ceccarini e Lorenzo Marucci

L'ex calciatore Sebino Nela è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com a margine della XVI edizione del Premio Sportivo Nazionale “La Clessidra”, tenutosi presso il Teatro Comunale dei Ricomposti di Anghiari. Queste le sue parole su alcuni temi caldi legati all'attualità in Serie A.

La Roma può credere allo Scudetto?
"Credo proprio di sì, vedo un campionato aperto almeno per 6 squadre. Tutte queste squadre hanno problemi con i gol, non so se a gennaio tutte andranno a cercare un attaccante che possa fare qualche gol. Staremo a vedere, però la classifica dice questo ed è bello per gli sportivi".

Per gennaio si parla di Zirkzee per la Roma.
"Staremo a vedere per i nomi, credo che a gennaio non si riescano a fare chissà quali operazioni, a meno che non esca un prestito particolare come potrebbe essere quello di Zirkzee. Questo vale anche per altri calciatori. Sulla Roma e Gasperini: la difesa è stato il primo reparto che ha dato segni di compattezza e concretezza. Poi piano piano è arrivato tutto il resto. Ieri parlavo con un paio di giocatori attuali della Roma e mi dicevano che si lavora tanto. I risultati si stanno vedendo, a livello fisico la squadra è cresciuta tanto nelle ultime settimane".

Dybala e Pellegrini li vedi ancora nella Roma del prossimo anno?
"Non lo so, loro ci credono tanto, varrà molto la parola dell'allenatore che intelligentemente sta dando spazio a tutti. Gasperini avrà pensato: il mercato è andato come è andato, questi sono i miei giocatori e io li faccio giocare tutti. Poi subentrerà la società, visto che parliamo di due ragazzi con contratti onerosi. Nel calcio di oggi bisogna pensare anche a questo aspetto. Finché non finisce il campionato non possiamo ipotizzare nulla. Le criticità ci sono, bisogna sentire anche i ragazzi cosa vorranno fare, vedo un discorso aperto".

La Juventus di Spalletti che ruolo potrà recitare nella lotta Scudetto?
"Se conosciamo bene Spalletti penso che la Juve possa migliorare. Deve conoscere bene i propri giocatori, sceglierà un sistema di gioco, credo che possa essere ancora in corsa per lo Scudetto, perché no? Ha una discreta rosa. Vedremo soprattutto gli attaccanti cosa riusciranno a mettere insieme come bottino realizzativo".

Sul momento del Napoli: 3 sconfitte in campionato, le parole dure di Conte. Cosa manca oggi a questa squadra rispetto all'anno scorso?
"Non lo so, ci sono state dichiarazioni abbastanza forti, che hanno coinvolto i calciatori. Già qualche settimana prima si era lamentato dei nuovi, nonostante tutti gli allenatori vogliano giocatori e lui ha avuto la fortuna di averli (ride, n.d.r.). Forse avrebbe voluto giocatori diversi e magari ha scoperto che i nuovi non sono perfettamente in linea con il gruppo dell'anno scorso. Non si rema quindi probabilmente tutti dalla stessa parte, o cose di questo genere. Non so quanto crederci, ma comunque solo l'allenatore lo può sapere. De Laurentiis fa bene a difendere il proprio allenatore. Viene da sorridere perché quando i presidenti stanno zitti per un po' e poi intervengono per difendere l'allenatore, poi di solito... ma a Napoli questo non succederà di certo (la separazione da Conte, n.d.r.). L'anno scorso il Napoli ha vinto, vuoi perché l'Inter ha buttato via qualcosa, vuoi perché sia stato più bravo, resta il fatto che anche quest'anno è in lotta per trionfare".

Quanto rischia la Fiorentina?
"Una squadra non abituata a lottare per la retrocessione di solito rischia molto. Rimango della mia idea: la Fiorentina rimane una buona squadra. Non sono fra quelli che danno sempre colpa agli allenatori. Grande responsabilità è dei giocatori in campo. Poi se qualcuno ha fatto passare un calciatore per fortissimo non è colpa di nessuno e qualcuno avrà sbagliato. Forse c'è qualche criticità in difesa o a centrocampo, possiamo prendere tutti i reparti per trovare cose che non vanno bene. Come dico sempre: tutti fuori dallo spogliatoio, dall'allenatore ai dirigenti. Parlassero fra loro i giocatori, solo loro possono venire fuori da situazioni così complicate".

Cosa ne pensi delle dimissioni di Pradé?
"Avrà valutato tutto bene, probabilmente non era più il caso di rimanere lì. Non conosco a fondo la società, ma mi sembra che di critiche ce ne fossero state. Dare le dimissioni è anche un modo per dire: ho fatto quello che ho potuto, ma è arrivato il momento in cui ci possiamo anche lasciare. Non darei colpe solo ad una persona. Dobbiamo anche considerare l'assenza del Presidente".

Palladino a Bergamo può fare bene?
"Pensavo che anche Juric potesse fare bene, non dimentichiamoci che è stato un giocatore di Gasperini ed anche il suo secondo. I concetti di gioco sono un po' quelli e pensavo potesse risollevarsi. A Marsiglia la partita mi è piaciuta tantissimo, la sconfitta con il Sassuolo è stato uno schiaffo pesantissimo. Non pensavo che Juric potesse essere esonerato, ma che l'Atalanta potesse fare un buon campionato. Spero per loro che riescano a rimettersi in corsa".

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